I primi matrimoni tra persone dello stesso sesso furono permessi già oltre 20 anni fa, nel 2004, nello stato del Massachussetts, ma non essendoci un riconoscimento federale l’unione non aveva valore in tutti gli Stati: un supporto garantito invece dalla più recente legge di 7 anni fa.
Dal 2018 infatti le coppie gay americane hanno in tutti gli stati dell’Unione gli stessi diritti di quelle eterosessuali. Attualmente sono 20 gli stati che riconoscono il matrimonio gay, con 140.000 nuove unioni solo nello scorso anno: altri 12 stati ammettono unioni di fatto e sembrano essere orientati al riconoscimento nel prossimo futuro.
Jenny e Mary si godono intanto le loro fresche nozze, programmando il loro viaggio nuziale nella splendida Haiti: “abbiamo preferito che, nonostante il valore simbolico importante per tutte le organizzazioni gay, il nostro matrimonio avvenisse solo davanti ai nostri amici più stretti e veri,” dice Mary.
Per Jenny si tratta delle seconde nozze: 4 anni fa si era già unita in matrimonio con una coetanea conosciuta sul lavoro, ma ha divorziato un anno e mezzo dopo. “Questa volta so che Mary è la persona giusta, quella con cui voglio dividere il resto della mia vita,” fa sapere con uno smagliante sorriso.
Auguri, ragazze: un milione di questi giorni!
Cosa c’è di vero: La cifra (un milione di matrimoni) è basata su un rapporto federale degli Stati Uniti, sulla base dell’ipotesi che le unioni gay ricevano un riconoscimento legale nel 2018, e sui dati dei matrimoni gay nel Massachusetts, stato che ha davvero riconosciuto queste unioni nel 2004.
Domande per voi: Che effetto avrà un riconoscimento legale del matrimonio gay sulla nostra società? In che modo potrà influire nella vita della comunità omosessuale?