Un giorno non lontano potrebbe bussare un robot bipede alla tua porta per consegnarti merce ordinata online. Sui “cargo autonomi” abbiamo già detto qualcosa in questo post: diversamente da una “valigia mobile”, però, il robot bipede avrebbe un’autonomia di movimento del tutto simile a quella di un umano.
Il professore associato di robotica Jonathan Hurst, Università di Stato dell’Oregon, ne è convinto al punto da guidare Agility Robotics, una compagnia che sfrutta (anche) le ricerche in campo universitario per sviluppare un robot a due gambe: il prototipo è già pronto. Il suo nome è Cassie.
C’è da dire anzitutto che Cassie non è strutturato attualmente per portare merci: la sua è una prima piattaforma di sviluppo, che verrà messa a disposizione di altri istituti per sperimentare via via soluzioni sempre più avanzate, fino alla commercializzazione di un prodotto finito.
D’altra parte anche Cassie è nata dalle “ceneri” di una precedente piattaforma di sviluppo: ATRIAS, che aveva uno sviluppo ancora acerbo per la componente dei motori, troppo esposti e inefficienti. “Con Cassie,” dice Hurst, “abbiamo risolto quei problemi e il robot è ora in grado di proseguire il suo cammino in ogni condizione atmosferica, evolvendo anche a distanza con periodici update remoti”.
Tanto per farvi capire il ritmo di sviluppo: ATRIAS è una piattaforma nata 4 anni fa. Era stata disegnata ed implementata per testare e dimostrare concetti teorici relativi al miglior assetto robotico di efficienza per riprodurre la deambulazione e la corsa all’aperto su diversi tipi di terreno.
Cassie oggi, appena 4 anni dopo, ha dimostrato che parecchi di quegli studi teorici hanno una effettiva validità, e non solo: rispetto al suo “predecessore” Cassie pesa già la metà, è veloce il doppio ed ha un’efficienza tripla, con miglioramenti enormi in agilità e robustezza.
Che altro dire, amici: a quando la prima passeggiatina in pubblico?