Parkinson, farmaco anti diabete rallenta i sintomi motori: è la prima volta
Iniezioni di lixisenatide frenano la progressione dei disturbi del movimento nel Parkinson rispetto al placebo. È la prima volta.
Iniezioni di lixisenatide frenano la progressione dei disturbi del movimento nel Parkinson rispetto al placebo. È la prima volta.
Il team ha provato la tecnica in 13 persone con il morbo di Parkinson che avevano un particolare problema a muoversi troppo lentamente.
Una nuova terapia che mostra la capacità di fermare il morbo di Parkinson inizierà la fase di test clinici sugli umani tra appena 6 mesi.
Proprio oggi che il morbo di Parkinson si è portato via Maurice White, fondatore e leader degli Earth, Wind & Fire, parliamo di come la tecnologia può aiutare chi soffre di questa patologia. Un team di ricercatori britannici sta infatti sperimentando l’uso di un’app per monitorare i sintomi del morbo di Parkinson, aiutando chi ne soffre sotto tanti punti di vista. Se all’inizio pensavamo che i dispositivi indossabili fossero pressoché inutili o solo belli da guardare, l’introduzione dell’analisi dei parametri … Leggi tutto
Il nuovo pacemaker, più sottile di un capello e alimentato dalla luce, promette rivoluzioni in chirurgia cardiaca con meno complicazioni.
Gli elettrodi organici della Lund University sono una svolta contro tumori e lesioni nervose.
Il deficit di dopamina legato all’alcolismo potrebbe avere gli anni contati. Una terapia genica mostra risultati incredibili negli studi sui primati.
Gli sviluppi nelle interfacce cervello-computer potrebbero portare a una memoria superumana, e un sacco di nuove domande.
La vr non è solo per i videogiochi. Ecco come sta rivoluzionando l’industria farmaceutica, rendendo la medicina più sicura ed efficace.
La neuromodulazione è in grado di fronteggiare sempre più sintomi neurologici, intervenendo all’istante per ridurli o prevenirli del tutto.
Un “decodificatore di umore” messo a punto in un trial consentirà di localizzare meglio le cure di depressione e altri disturbi mentali
Le cure di Parkinson e altri disturbi miglioreranno con l’adozione di un nuovo stimolatore cerebrale in grado di autoalimentarsi.
L’avvento dell’AI è solo all’inizio, ma sta già trasformando il mondo. Ecco un piccolo viaggio nel tempo per vedere cosa farà tra 30 anni.
Attraverso un’attività mirata basata su ultrasuoni, la sonogenetica promette un futuro senza impianti cerebrali invasivi, e senza Parkinson.
Ciascuna di queste meraviglie mediche moderne sarebbe stata considerata un puro frutto della magia appena cento anni fa.
E’ giusto intervenire sul codice neurale? Il team di MIT prova a combinare cervello e realtà aumentata, avvicinando medicina e tecnologia.
Il “missile” intelligente contro l’invecchiamento cellulare riesce a trovare ed eliminare selettivamente le cellule senescenti.
Una stimolazione cerebrale personalizzata è stata in grado di curare una gravissima depressione. Si apre una nuova strada per i pazienti.
Un sistema di minuscoli chip potrà rilevare e registrare l’attività neurale da più punti del cervello.
La Sonotermogenetica è un nuovo strumento che combina ultrasuoni e genetica per attivare i neuroni.
Un sistema che “carica” le conoscenze nella mente dei piloti, la neuromodulazione, può essere un nuovo step nell’interfaccia uomo-macchina