Riscaldamento globale, ancora follie: coprire il sole con polvere lunare
Un team di esperti propone di “sparare” la polvere lunare direttamente dalla sua superficie, e lanciarla in un’orbita stabile per bloccare parte della luce solare.
Un team di esperti propone di “sparare” la polvere lunare direttamente dalla sua superficie, e lanciarla in un’orbita stabile per bloccare parte della luce solare.
Gli effetti della Niña non sono più sufficienti a contrastare il surriscaldamento globale. Ci attendono due anni terrificanti.
Alcuni modelli matematici avanzati ci mostrano i passi necessari ad evitare la catastrofe del riscaldamento globale.
La peggiore delle prospettive illustrate dai climatologi mondiali è già stata superata. Il riscaldamento globale supererà tutte le soglie previste, e prima del previsto.
Mezzo deserto del Sahara e un po’ di Australia con pannelli che respingano calore? Idea estrema. Ma il raffreddamento radiativo è teoricamente possibile.
Nel 2010 gli scienziati osservarono che l’inquinamento avrebbe provocato un riscaldamento globale di 1,3°C. I dati di oggi sono solo una conseguenza.
Protagoniste da sempre nel repertorio argomentativo di curiosi, analizzatori indipendenti, studiosi, complottisti e liberi pensatori, le celeberrime “Scie chimiche” potrebbero uscire dalla letteratura della controinformazione per entrare a far parte della realtà tangibile. Non più tema borderline, dunque, ma attività consapevole dell’uomo. Di cosa si tratta? La rivista scientifica PNAS (rilanciata all’istante da quella più diffusa Popular Mechanics) ha pubblicato degli studi congiunti di scienziati americani, scandinavi e cinesi basati su scenari che costituiscono di fatto una speculazione sull’opportunità di fare … Leggi tutto
In Finlandia nasce un impianto sotterraneo da 90 GWh che immagazzinerà energia termica: riscaldamento di una città per un intero anno.
Il team dell’UCLA sviluppa un transistor termico capace di controllare il flusso di calore a livello molecolare, rivoluzionando la gestione termica nell’elettronica moderna
La prima indagine dettagliata sull’impatto del solare passivo rivela sorprendenti risultati: è ora di aprire i lucernari!
L’attività umana è causa diretta del surriscaldamento globale ma non spiega tutto, specie in Artico. E una nuova ipotesi potrebbe provarlo.
Il capo del clima dell’ONU avverte: senza un’azione immediata per contrastare il riscaldamento globale, il mondo supererà il punto di non ritorno entro il 2025.
Riflettere i raggi solari per combattere il surriscaldamento globale? Non è così semplice, avverte il MIT. Ecco i rischi che corriamo.
Il riscaldamento globale avanza a passo di carica: 1000 laghi in più nelle Alpi Svizzere indicano che i 2 terzi dei ghiacciai spariranno.
L’impennata di climatizzatori minaccia le nostre reti elettriche. I condizionatori aumenteranno il riscaldamento globale, a meno che…
Lo studio pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters non ci dà scampo. Se questa tundra si scioglierà, rilascerà nell’atmosfera i gas da milioni di fonti di metano e di altre emissioni di carbonio, accelerando ulteriormente il riscaldamento globale.
La soluzione potenziale al riscaldamento globale ruota intorno alla geoingegneria solare: nuvole chimiche per raffreddare il pianeta.
L’ingegneria climatica potrebbe diventare l’ultima spiaggia per le nazioni colpite dal climate change. Ma a quale prezzo per il pianeta?
L’Università di Notre Dame ha creato un rivestimento per finestre che blocca il calore ma non la luce. Addio condizionatori e bollette salate?
Ridurre emissioni di poche decine di aziende più facile che convincere 8 miliardi di persone. Ma senza tagli alle fossili e più rinnovabili, obiettivi a rischio.
Un gruppo di 31 scienziati ha elaborato una roadmap per studiare il marine cloud brightening (MCB), una controversa strategia di geoingegneria solare per raffreddare il pianeta.