Oculus Pod è un concept design ispirato alle piante grasse, organismi del deserto con la capacità di ombreggiarsi da soli per ridurre la temperatura interna. Un capacità unica, che consente loro di sopravvivere anche alle temperature estreme dei climi desertici.
Con questo approccio biomimetico, l’architettura di Oculus Pod ha l’adattabilità come stella cometa. Il modulo abitabile si trasforma in diverse configurazioni a seconda dell’ora del giorno, del clima o delle esigenze degli utenti. Oculus Pod soddisfa le esigenze degli utenti, che si tratti di osservare le stelle o di osservare la fauna selvatica. Ed è fatto per la notte: nel deserto è normale che le attività maggiori si concentrino nelle ore notturne. È allora che il caldo si allontana.
Un modulo per abitare il deserto
Oculus Pod è progettato con un sistema di ombreggiatura versatile: si contrae e si ritrae secondo necessità. Alla sua sommità, il sistema si piega verso il basso per rivelare una cupola acrilica senza cornice, che regala ai suoi abitanti splendide viste sulla Via Lattea.
Progettato da AIDIA Studio, Oculus Pod ritrae il suo involucro durante il giorno per aprire la parte anteriore del modulo, svelando così l’ingresso principale. Quando serve privacy, la copertura può essere completamente dispiegata e aiuta anche a filtrare il calore, consentendo alla luce naturale di illuminare la stanza all’interno. Quando è completamente ‘chiuso’, Oculus Pod si mimetizza e si fonde con l’ambiente circostante, diventando impercettibile anche per la fauna selvatica.
Oculus Pod, la natura ispira e insegna
L’auto-ombreggiatura che veste la cabina è stata progettata per migliorare le prestazioni ambientali. I pannelli di Oculus Pod sono ispirati alla natura poiché diverse specie del deserto presentano una spessa pelle esterna, pieghe e alette che usano per diffondere calore e radiazione solare. La stessa idea si concretizza nei sessanta pannelli ombreggianti articolati. Un sistema che crea un fitto reticolo per proteggere la cabina. I pannelli sono più densi via via che si avvicinano alla cima. Un modo per adattarsi alla forma della curvatura aumentando anche la capacità riflettente.
Potevano mancare i pannelli solari? No, e infatti ci sono. E sono celle solari DSSC, flessibili e di ultima generazione. Sono in grado di produrre energia elettrica fotovoltaica anche in condizioni di scarsa illuminazione, fornendo l’enecessaria a ciascun Oculus Pod. Ogni modulo è inoltre dotato di un serbatoio dell’acqua con sistema di filtraggio e riciclo delle acque reflue.