Gli ingegneri NASA hanno equipaggiato il rover che partirà l'anno venturo alla volta di Marte con un piccolo elicottero autonomo.
Il velivolo, la cui presenza era stata teorizzata nel maggio 2018, sarà in grado di staccarsi dal rover marziano e viaggiare per conto suo, percorrendo ed esplorando la superficie del pianeta rosso.


Ora spazio all'ottimizzazione fino alla scadenza del luglio 2020: serviranno solo poche verifiche. Tra queste, la capacità del piccolo velivolo di restare in sede anche dopo le molte vibrazioni cui il rover sarà sottoposto in fase di lancio.
Ti va di fare un giro?
D'altra parte il mini elicottero autonomo ha già superato una marea di test, mostrando ottima resistenza alle sollecitazioni (simulate) dell'atmosfera di Marte.
E poi anche una volta lì potrà lavorare senza troppa pressione psicologica: il suo ruolo sarà largamente sperimentale, servirà a preparare il terreno ai suoi successori.
Vero è che ai tempi del primo annuncio che lo chiamava in causa, l'elicotterino autonomo nelle intenzioni della NASA avrebbe dovuto fare più cose. Anzitutto scansionare e mappare il territorio marziano esplorato, e in subordine andare a caccia di segnali da collegare all'esistenza di vita (presente o passata).
Le priorità sono priorità, purtuttavia, e una NASA attenta al bilancio (uso un eufemismo) come quella odierna ha preferito saggiamente glissare. L'impiego limitato del drone crea i presupposti per missioni future più efficienti, lasciando a questa il ruolo di palestra.
“Il compito che ci siamo dati è quello di provare che un volo autonomo e controllato può essere effettuato anche nella rarefatta atmosfera marziana," dice il project leader MiMi Aung in un comunicato stampa rilasciato dalla NASA.
“Aver concepito il nostro elicottero come una tecnologia sperimentare con l'unico compito di testare il volo, non sarà inutilmente carico di strumenti scientifici. Se farà bene il suo lavoro, i droni volanti giocheranno un ruolo fondamentale nella futura esplorazione del pianeta rosso, molto più del rover marziano".
MiMi Aung, project leader NASA