I fragili rotoli dei papiri di Ercolano sono un patrimonio culturale inestimabile: negli anni è stato impossibile leggerli per intero e perfino aprirli è stato un problema.
Oggi gli scienziati pianificano l'uso di AI e machine learning per leggere i papiri di Ercolano senza aprirli.


L'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. devastò le città di Pompei ed Ercolano: tutto fu sepolto da un diluvio di cenere e lapilli.
Tutto, inclusa una preziosissima libreria piena di papiri, venne deturpato dall'inferno che si scatenò.
I papiri di Ercolano? risorgeranno
Il quotidiano Inglese The Guardian oggi scrive che una combinazione di intelligenza artificiale e raggi x avanzati renderà leggibile il contenuto di questi papiri ercolanesi carbonizzati.
“Seppure sia possibile notare che su ogni rotolo dei papiri di Ercolano ci sia della scrittura, aprirlo richiederebbe che il papiro avesse una sua flessibilità. E non c'è più flessibilità," dice il professor Brant Sales, a capo della ricerca e del dipartimento informatico all'Università del Kentucky.
I due rotoli di papiro che Seales e il suo team useranno per il loro progetto appartengono all'Institut de France à Parigi.
I papiri di Ercolano
Nel 1752 una straordinaria collezione di circa 1800 rotoli carbonizzati fu ritrovata ad Ercolano, una cittadina costiera a ovest del Vesuvio e meno di 10 minuti da Pompei.
In termini di importanza storica, quella che incorpora i papiri di ercolano è l'unica biblioteca pervenuta intatta dall'antichità. La maggior parte dei papiri è custodita a Napoli, la mia città, nel Museo Archeologico Nazionale.
Secondo il parere di alcuni archeologi, la struttura dove è avvenuto il ritrovamento (chiamata per questo "Villa dei Papiri") apparteneva al suocero di Giulio Cesare.
I papiri ercolano: un'impresa proibitiva
Il tentativo di datare e decifrare i documenti si è rivelato estremamente difficoltoso. Quando aperti, i papiri si frantumano e l'inchiostro su di essi (uno strato di un decimo di millimetro) si dissolve praticamente all'istante.


La sovrapposizione degli strati carbonizzati nei rotoli dei papiri di Ercolano rende praticamente impossibile la loro lettura. Dei 1800 ritrovati, sono state compiute operazioni su 500 di loro (e solo 200 sono stati completamente srotolati), permettendo la lettura di soli 150 frammenti.
Ecco come li leggeremo
Brant Seales e il suo team hanno sviluppato un metodo innovativo che non rischia più di distruggere i papiri di ercolano. In precedenti test questo metodo (che combina come detto AI e raggi X) ha "srotolato virtualmente" un rotolo di pergamena ritrovato in una sinagoga di En-Gedi in Israele, e vecchio di 1700 anni. Conteneva frammenti dal Levitico, il terzo libro della Bibbia Cristiana e della Torah ebraica.
Diversamente dalla pergamena di En-Gedi, tuttavia, molti dei papiri di Ercolano non sono stati scritti con inchiostri a base metallica.
Per questo, nei normali raggi X non appare praticamente alcun contrasto tra il carbonio utilizzato per scrivere e la base di papiro. Questa è di fatto ridotta dal fuoco dell'eruzione ad un altro pezzo di carbone.
Ed è qui che entra in gioco il sincrotrone avanzato che si trova nel Regno Unito. Un macchinario capace di proiettare una luce più luminosa del Sole.
Il dispositivo adopera gli elettroni per produrre una luce davvero, davvero brillante. Viene usato per fare ricerche su tutto. E quando dico tutto intendo dai fossili ai motori di aeroplano, passando per virus e vaccini.


Seales pensa che lo strumento, chiamato Diamond Light Source, fornirà informazioni chiave sui papiri di Ercolano. Come leggere ciò che il sincrotrone permetterà di vedere? Il team di ricerca userà il machine learning per unire, aggiustare, decifrare i frammenti di scrittura che si alternano sui vari strati sovrapposti dei papiri.
È come leggere un libro senza aprirlo, non solo procedendo in orizzontale per leggere, ma in 3 dimensioni, "nuotando" tra strati di parole.
Mostrando al sistema i papiri già aperti, l'intelligenza artificiale imparerà a riconoscere ciò che serve. Pigmenti di inchiostri, posizione delle lettere e altri parametri che porteranno a leggere scritti ormai invisibili all'occhio umano.
“Nei prossimi mesi perfezioneremo la tecnologia in modo da applicarla facilmente sui rotoli ancora non aperti," dice Seales.
Cosa ci sarà scritto?
Da ciò che siamo riusciti a tirar fuori, i rotoli sembrano contenere opere del filosofo epicureo e poeta Filodemo di Gadara. C'è una forte possibilità che contengano anche testi in Latino, data la consuetudine delle antiche librerie di ospitare sezioni nelle due lingue.
Nuove opere antiche
Dirk Obbink, papirologo dell'Università di Oxford, è al lavoro con il team di ricerca. Non vede l'ora si scoprire cosa celano i papiri di Ercolano.
“Solo l'anno scorso dai frammenti analizzati con il vecchio metodo è saltato fuori un lavoro finora sconosciuto di Seneca. Potremmo scoprire altre incredibili rarità".
L'antica collezioni potrebbero contenere poemi di Saffo finora sconosciuti. O magari il trattatello che Marcantonio scrisse sulla sua ubriachezza.
Chissà, forse c'è perfino un testo nel quale gli abitanti di Ercolano immaginano il futuro. Di certo avrebbero avuto bisogno di una forte immaginazione per prevedere che sarebbero diventati un museo a cielo aperto, dopo aver vissuto conservati sotto la cenere per quasi due millenni.