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Energia, Trasporti

Le batterie alluminio-aria si cambiano ogni 2500km

Alluminio (anche da lattine usate) ed elettroliti non inquinanti. Ogni 2500km le cambi in 90 secondi e si riciclano. Le batterie alluminio-aria? Una bomba.

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21 Ottobre 2019
Gianluca RiccioGianluca Riccio
⚪ 4 minuti

Il villaggio globale è sempre più sensibile al problema dell'inquinamento dovuto alle nostre scelte di mobilità e ci sta guidando verso un futuro di trasporti elettrici.

Sarebbe un "ritorno al Futuro," a dirla tutta. In tanti sappiamo che il primo veicolo elettrico è stato sviluppato poco dopo il 1830, ma solo adesso riusciamo ad avere un raggio di azione e tempi di ricarica adatti a sbaragliare (e presto scalzare) la concorrenza dei veicoli a petrolio. Le migliori auto elettriche odierne sono lì lì, ancora a giocarsela sbuffando, con un'autonomia di oltre 400 chilometri e poche ore (ore!) di ricarica notturna. E se vi dicessi "batterie alluminio-aria"?

Ora le auto elettriche potrebbero fare il colpaccio e sconfiggere il nemico inquinante, dopo più di un decennio a resistere, grazie al lavoro di un inventore inglese: le batterie metallo aria.

Trevor Jackson, ingegnere navale diventato imprenditore da poco, ha sviluppato una batteria "scambiabile" come una bombola di gas, che va sostituita ogni 2500 km (più o meno 3 volte l'anno, forse meno, per un uso cittadino).

Jackson ha investito diversi milioni di euro per iniziare a produrre questa batteria su larga scala, e la Austin Electric, azienda che ha rilevato il marchio della vecchia Austin Motor Company inizierà il prossimo anno ad integrarle su migliaia di veicoli elettrici.

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“Può aiutare ad accelerare la prossima rivoluzione industriale," dice Danny Corcoran, il CEO Austin. “I vantaggi delle batterie ad aria sulle tradizionali batterie elettriche sono enormi”.

Batterie alluminio-aria
Trevor Jackson con i suoi prototipi funzionanti di batterie ad aria

Niente più ricariche, niente inquinamento

Jackson iniziò a cercare alternative ecologiche per alimentare i veicoli durante il suo lavoro alla BAE Systems. Nel 2001 fondò la sua società, la Métalectrique Technology. Lo stesso anno iniziò ad esplorare le potenzialità delle batterie alluminio-aria per alimentare automobili.

Le batterie alluminio-aria

Si tratta di una tecnologia sviluppata negli anni '60: i ricercatori scoprirono che immergendo dell'alluminio in un elettrolita stimolavano una reazione tra il metallo e l'ossigeno che produceva elettricità. Per l'epoca il metodo non era sostenibile, perché richiedeva alluminio puro al 100% e l' elettrolita usato era estremamente tossico e caustico. Erano, in altre parole, batterie del futuro.

Dopo anni di tentativi ed esperimenti è arrivata la svolta: una nuova formula di elettrolita in grado di operare anche con alluminio meno pregiato (per intenderci, anche con lattine di bibite), e in più né caustico né inquinante.

Quando dico "né caustico né inquinante" intendo dire che per dimostrare la cosa a degli investitori Jackson lo ha bevuto davanti a tutti.

Le batterie alluminio-aria

Le resistenze del mercato

Oggi l'industria automotive che punta all'auto elettrica ha investito pesantemente nella tecnologia delle batterie a ioni di Litio. Si, ci sono miglioramenti nell'efficienza e nei tempi di ricarica, ma riciclare per recuperare litio e cobalto è molto costoso (smaltirle una costa come produrne 5).

Tecnicamente quella di Jackson non è una batteria ad aria ma una cella a combustibile, perché l'alluminio viene scomposto per rilasciare energia. L'alluminio è il metallo più abbondante del pianeta, però, e una volta esaurita una cella a combustibile aria-alluminio, può essere riciclata molto economicamente.

2500 chilometri di autonomia

I test già effettuati dicono che a parità di peso le celle a combustibile di Jackson producono 9 volte l'energia delle batterie a ioni di Litio. Se l'ammiraglia della Tesla, la Tesla S, avesse una delle sue batterie aria alluminio potrebbe viaggiare indisturbata per 2500 chilometri: praticamente da Roma a Kiev senza mai fermarsi. Un rapido cambio di batteria (solo 90 secondi) e via di filato fino in Siria.

O più semplicemente si potrebbe usarla tutti i giorni senza preoccuparsi di caricarla e scambiarla ogni 3 o 4 mesi, portando quella vecchia indietro al supermercato, come fosse un "vuoto a rendere".

I costi? Inferiori a quelli del petrolio!

E qui viene il bello. Il lato economico è tutto à favore delle auto ad alluminio-aria: le batterie cambiano i costi di carburante, gestione e riciclo. Per le rispettive auto è di 4,8€ per km percorso contro 9€.

Un futuro tutto verde

La Austin a trazione Jackson ha pianificato molti interventi nel settore dei trasporti. Dalle auto alle bici elettriche, passando per i classici Tuk Tuk destinati al mercato indiano.

La notizia più bella è che l'azienda sta per lanciare kit di conversione per trasformare le normali auto in ibride con batteria aria e serbatoio normale.

A partire dal prossimo anno con 4000€ potremo avere la nostra bella auto ibrida. Un primo passo verso un futuro tutto verde ad alluminio-aria.

Tags: auto elettricaBatteria alluminio-ariabatterie elettriche

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