La "fine" dell'auto nella forma che conosciamo oggi farà emergere una intera classe di nuovi veicoli. Luoghi mobili su ruote, da vivere come estensioni della propria casa. E da adesso anche esperienze in VR, come dichiara Holoride.
Holoride, startup nata da una costola di Audi, ha annunciato questa settimana che dopo un anno di vita e di sviluppo si propone al pubblico forte di una collaborazione con Ford e Universal Pictures.
E cos'ha di speciale questa nuova società?
Holoride è concentrata a fornire esperienze uniche in Realtà Virtuale basate sul viaggio in auto. Le immagini e le azioni sono in perfetta sincronia col viaggio: sensori sulle automobili catturano il movimento che circonda l'auto, e la presenza delle persone, e lo trasferiscono al casco in VR. Un concetto molto interessante, perchè diversamente da altri prototipi in corso di sviluppo in questo settore non provoca nausea durante il viaggio. Le curve, le accelerazioni e perfino i pedoni sono integrati nell'ambiente virtuale.
Ecco un video promozionale che illustra il concetto alla base di Holoride.
Holoride: sembra fantasia, ma è già funzionante
La società ha sbalordito i giornalisti al recente CES 2020 mostrando giochi di ambientazione subacquea e una demo a tema Avengers, ma il primo prodotto a vedere la luce sarà un'avventura VR basata su "La sposa di Frankenstein". In una presentazione alla stampa gli addetti ai lavori hanno potuto fronteggiare mostri e ostacoli dal comodo sedile di una nuova Ford Explorer, un SUV che per comodità ha fatto impallidire le comode poltrone dei cinema 3D.


Le storie sono state realizzate dalla Universal Monsters, un'azienda spin-off della Universal focalizzata sullo sviluppo di ambientazioni e personaggi "creepy", mentre Holoride si è occupata di catturare e fornire dati come la velocità del veicolo e la sua direzione per permettere all'esperienza VR di essere perfettamente sincronizzata.
Il partenariato (storico, va detto) con Ford è uno dei motivi per cui Audi ha puntato a realizzare una società "terza". Può essere addirittura l'embrione di uno standard che un giorno sarà la base di tutti i sistemi di entertainment delle nuove vetture. La VR nelle auto sembra (riformulo: È) ancora un prodotto di nicchia, ma è possibile che questa nicchia farà addirittura da traino alla realtà virtuale nelle case.