L'Amministrazione nazionale oceanica ed atmosferica (NOAA) è una agenzia federale USA che si interessa di oceanografia, meteorologia e climatologia. Il NOAA ha utilizzato le sue risorse aeree, marittime e satellitari per sviluppare un quadro globale delle forti riduzioni dei gas a effetto serra e di altri inquinanti creati dai cambiamenti comportamentali causati dal coronavirus.
In quello che l'agenzia spera sarà il primo grande studio su ciò che il mondo potrebbe aspettarsi da una futura flotta di veicoli elettrici più puliti e ridotte emissioni da aerei e industrie, ILa NOAA si è affrettata a mettere insieme vari esperimenti per misurare i cambiamenti causati dal blocco quasi globale nel mese di aprile. Ne viene fuori quasi la fotografia di un futuro senza auto.
Craig McLean, assistente amministratore del NOAA, dichiara: "Il nostro lavoro passato ci ha preparato a indagare su questi tempi in un modo che non ha precedenti". "Questa visione unica della relativa immobilità in cui ci troviamo sarà misurata in base alle principali conoscenze che NOAA ha costruito durante decenni di raccolta dati". E ci aiuterà a promuovere una mobilità diversa, un futuro senza auto inquinanti.
Due famiglie di sostanze cattive
Gli esperimenti stanno sondando le differenze tra le aree sottoposte a lockdown e quelle lasciate aperte. Jessica Gilman, chimico di ricerca presso il laboratorio di scienze chimiche del NOAA, ha esplorato il forte calo di alcune sostanze dello smog urbano chiamate "composti organici volatili", molte delle quali possono causare problemi di salute. Una delle principali fonti è il terminale di scarico dei veicoli.
Sull'altro piatto della bilancia, sotto osservazione è stata messa un'altra famiglia di composti. I prodotti chimici volatili, che provengono dall'uso di prodotti per la pulizia, disinfettanti e prodotti per la cura personale (come le creme per il viso). È probabile che siano rimasti gli stessi o siano saliti.
Lo smog si "cuoce" al sole e diventa imprevedibile
Entrambe le famiglie di sostanze si mescolano nello smog urbano e creano nuove sostanze chimiche difficili da prevedere. In questo caso in cui il traffico è crollato ma l'uso di prodotti chimici, probabilmente guidato dai prodotti per la pulizia, è aumentato. "È un effetto non lineare", ha spiegato Gilman. L'esempio è quello di un piatto contenente zucchero, acqua e farina: ingredienti precisi, che però vengono cotti insieme. Quando questi ingredienti vengono cotti insieme, dai loro diversi dosaggi può derivare una varietà enorme di prodotti, alcuni imprevedibili.
La "cottura" in questo caso ha luogo quando lo smog viene "cucinato" dalla luce solare. Una delle risposte che Gilman e altri scienziati sperano di ottenere dallo studio è un quadro accurato di come potrebbe apparire lo smog in un futuro senza auto inquinanti, in cui i veicoli elettrici più puliti dominano le strade.
Un altro risultato dello studio è una maggiore capacità di rilevare gli aerosol di minuscole particelle emesse dai veicoli. Il cosiddetto PM2.5, che un numero crescente di prove mediche definisce una grave minaccia per la salute. Potrebbe anche aver aggravato morti e malattie associate al Covid-19. Per gli aerosol, la NOAA è stata in grado di sfruttare almeno 10 satelliti provenienti da Stati Uniti, Europa e Giappone per effettuare misurazioni della composizione atmosferica in varie parti del mondo.
Impareremo molto
Una volta inseriti i dati, gli scienziati avranno una migliore comprensione di tanti altri fattori. Ad esempio, degli effetti della riduzione dei voli da parte delle compagnie aeree. Oppure se la relativa e rara assenza di scie di condensazione dai jet passeggeri abbia causato cambiamenti nelle formazioni nuvolose. Potranno valutare anche se questi cambiamenti possono aver influito sulla quantità di luce solare che raggiunge la Terra.