Una tra le tecnologie che hanno acquisito terreno e rilevanza dopo la pandemia è quella dei veicoli autonomi. Nonostante la riduzione dei viaggi a lungo raggio, c’è sempre bisogno di spostarsi sulla breve distanza, per lavoro o commissioni. La mobilità autonoma offre molte soluzioni, a patto che siano soddisfatte le esigenze che il pianeta esprime al momento.
Tra le esigenze c’è ovviamente quella di ridurre il rischio di infezione per i conducenti di taxi o per chi lavora nel delivery. Un’innovazione come il PEV della DENSO potrebbe perfetta tra i veicoli elettrici e i veicoli autonomi per l’ultimo miglio nel futuro dei trasporti.

Cos’è il PEV?
Il PEV (Persuasive Electric Vehicle) di DENSO è un concetto di mobilità dell’ultimo miglio e basato sul triciclo. È attualmente in fase di test, ma si mostra già molto promettente e versatile.
Combinando l’agilità di una bicicletta e il comfort di un veicolo elettrico, il PEV tornerà utile per vari servizi di trasporto, da quello a pedali a quello autonomo e totalmente motorizzato.


PEV: gli utilizzi possibili
Esistono numerosi usi in cui è necessaria la mobilità dell’ultimo miglio. La prima idea di DENSO per il PEV è quella di fornire servizi di consegna autonomi, con l’integrazione di celle frigorifere per alimenti. Il modello di business del PEV consentirebbe alle aziende di acquistare le proprie flotte per utilizzarle come desiderano.
Con posti a sedere spaziosi e climatizzazione dell’abitacolo, un altro uso del PEV può essere il trasporto passeggeri per spostamenti brevi e clienti anziani e disabili. Tra le caratteristiche sorprendenti del veicolo ci sono la capacità di riconoscere il guidatore attraverso un monitor di riconoscimento facciale e una piattaforma di ride-sharing che consente alle persone di chiamare un PEV nella loro posizione utilizzando un’app per smartphone.



I veicoli autonomi si stanno rivelando una soluzione davvero promettente per il futuro dei trasporti. Non solo per la loro capacità di ridurre il rischio di esposizione durante una pandemia globale, ma anche per le loro caratteristiche di sicurezza sia per gli occupanti che per i pedoni.
“Il PEV utilizza un’interfaccia amichevole veicolo-pedone progettata per creare fiducia”, afferma DENSO. La tecnologia autonoma avanzata può migliorare anche la sicurezza in strada. Sul fattore green quasi inutile pronunciarsi: il veicolo al 100% elettrico contiene i danni ambientali.

Veicoli come il PEV sono una proof of concept davvero convincente.
Ci mostrano (e ci esortano a ottenere) i benefici di alcuni cambiamenti radicali nel modo in cui vediamo il futuro dei trasporti.
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Una tra le tecnologie che hanno acquisito terreno e rilevanza dopo la pandemia è quella dei veicoli autonomi. Nonostante la riduzione dei viaggi a lungo raggio, c’è sempre bisogno di spostarsi sulla breve distanza, per lavoro o commissioni.
Tra le esigenze c’è ovviamente quella di ridurre il rischio di infezione per i conducenti di taxi o per chi lavora nel delivery. Un’innovazione come il PEV della DENSO potrebbe perfetta tra i veicoli elettrici e i veicoli autonomi per l’ultimo miglio nel futuro dei trasporti.

Cos’è il PEV?
Il PEV (Persuasive Electric Vehicle) è un concetto di mobilità dell’ultimo miglio e basato sul triciclo. È attualmente in fase di test, ma si mostra già molto promettente e versatile.
Combinando l’agilità di una bicicletta e il comfort di un veicolo elettrico, il PEV tornerà utile per vari servizi di trasporto, da quello a pedali a quello autonomo e totalmente motorizzato.


PEV: gli utilizzi possibili
Esistono numerosi usi in cui è necessaria la mobilità dell’ultimo miglio. La prima idea di DENSO per il PEV è quella di fornire servizi di consegna autonomi, con l’integrazione di celle frigorifere per alimenti. Il modello di business del PEV consentirebbe alle aziende di acquistare le proprie flotte per utilizzarle come desiderano.
Con posti a sedere spaziosi e climatizzazione dell’abitacolo, un altro uso del PEV può essere il trasporto passeggeri per spostamenti brevi e clienti anziani e disabili. Tra le caratteristiche sorprendenti del veicolo ci sono la capacità di riconoscere il guidatore attraverso un monitor di riconoscimento facciale e una piattaforma di ride-sharing che consente alle persone di chiamare un PEV nella loro posizione utilizzando un’app per smartphone.



I veicoli autonomi si stanno rivelando una soluzione davvero promettente per il futuro dei trasporti. Non solo per la loro capacità di ridurre il rischio di esposizione durante una pandemia globale, ma anche per le loro caratteristiche di sicurezza sia per gli occupanti che per i pedoni.
“Il PEV utilizza un’interfaccia amichevole veicolo-pedone progettata per creare fiducia”, afferma DENSO. La tecnologia autonoma avanzata può migliorare anche la sicurezza in strada. Sul fattore green quasi inutile pronunciarsi: il veicolo al 100% elettrico contiene i danni ambientali.

Veicoli come il PEV sono una proof of concept davvero convincente.
Ci mostrano (e ci esortano a ottenere) i benefici di alcuni cambiamenti radicali nel modo in cui vediamo il futuro dei trasporti.
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