18 metri sotto la superficie del Mar dei Caraibi, al largo della costa di Curaçao, l'acquanauta (e nipote d'arte) Fabien Cousteau e il designer Yves Behar vogliono costruire la stazione di ricerca subacquea più grande del mondo. Potrebbe cambiare per sempre il modo in cui vengono effettuate le ricerche oceaniche.
Il progetto di Cousteau, chiamato Proteus, sarà un laboratorio scientifico di 1200 metri quadri. Sarà quattro volte più grande e più tecnologicamente avanzato rispetto a qualsiasi altro laboratorio subacqueo, dichiara Fuseproject, la compagnia di Behar. Sarà come avere la ISS sott'acqua: una stazione spaziale subacquea.

La stazione spaziale subacquea
L'Ocean Learning Center (FCOLC) di Cousteau fa sapere che Proteus ospiterà fino a 12 scienziati e ricercatori da tutto il mondo, ed è destinato a essere una versione subacquea della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Agenzie governative, scienziati e settore privato potranno collaborare "nello spirito della conoscenza collettiva, indipendentemente dai confini".
La stazione spaziale subacquea servirà ad esplorare e ricercare qualsiasi cosa negli oceani, dalle nuove scoperte medicinali alla sostenibilità alimentare agli effetti dei cambiamenti climatici.
"L'oceano è il nostro sistema di supporto vitale. È indispensabile per risolvere i maggiori problemi del pianeta. Le sfide create dai cambiamenti climatici, dall'innalzamento del livello del mare, dalle tempeste estreme e dai virus rappresentano un rischio di svariati miliardi di dollari per l'economia globale", dice Cousteau. "La conoscenza che verrà svelata sott'acqua cambierà per sempre il modo in cui generazioni di umani vivono sopra."
Come è fatto Proteus
La struttura a spirale circolare a due piani è fissata al fondale oceanico su palafitte, con capsule modulari sporgenti contenenti laboratori, alloggi personali, centri medici e depositi. La cabina più grande contiene una piscina per consentire ai subacquei di accedere al fondo oceanico e ai sommergibili per attraccare nella stazione spaziale subacquea. Tutte le cabine possono essere collegate o staccate per adattarsi alle esigenze specifiche della missione in corso.
Proteus è alimentato dall'energia del vento, del sole e delle onde, e prevede la prima serra subacquea per la coltivazione di alimenti, nonché sistemi di illuminazione e palestre per rendere più sostenibile la vita subacquea a lungo termine.

Gli habitat subacquei consentono agli scienziati di effettuare immersioni notturne e diurne senza decompressione tra le immersioni; possono rimanere sott'acqua per giorni o settimane alla volta, proprio come gli astronauti nella ISS, secondo la CNN.
Cousteau ritiene che gli scienziati del laboratorio subacqueo Proteus non siano più limitati dalle scorte di ossigeno, dalla logistica delle immersioni o dalla necessità di acclimatarsi al cambiamento delle pressioni. Grazie al laboratorio subacqueo dovrebbero essere in grado di completare da 30 a 40 volte le ricerche attuali.
Il laboratorio in loco di Proteus faciliterà il trattamento di campioni organici in tempo reale, senza il rischio che campioni si degradino lungo la strada verso la superficie. Proteus vuole anche ospitare una struttura di produzione video su larga scala per fornire streaming live continuo per programmi educativi.
Quanto costerà il progetto Proteus
L'innovazione ha un prezzo: secondo Fast Company, il progetto di Cousteau costerà circa 130 milioni di euro.
Il progetto è attualmente in fase di definizione. Se Cousteau garantirà (o otterrà) le risorse finanziarie, serviranno tre anni per completare Proteus.
"Come tutti i grandi sogni, avrà bisogno di ulteriori sviluppi", dice Béhar. "Ma uno dei modi in cui abbiamo fatto raccolta fondi negli ultimi mesi è condividere questo concetto e condividere questo sogno di stazione spaziale subacquea".
Una rete mondiale di laboratori subacquei
Cousteau, il cui famoso nonno Jacques Cousteau è stato il pioniere dell'esplorazione oceanica e delle immersioni, spera di creare una rete mondiale di habitat di ricerca subacquea per spingere l'esplorazione dell'oceano.
Sebbene gli oceani coprano il 71% della superficie mondiale, il NOAA stima che gli esseri umani abbiano esplorato solo il 5% e mappato meno del 20%. Cousteau spera che Proteus cambierà drasticamente la situazione.
Egoisticamente parlando, l'esplorazione dell'oceano è forse 1.000 volte più importante dell'esplorazione dello spazio per la nostra sopravvivenza, dice Cousteau.