Un neuroscienziato ha suggerito in una nuova teoria che la nostra coscienza derivi da un campo di onde elettromagnetiche emesso dai neuroni.
Lo studio pubblicato il mese scorso sulla rivista Neuroscience of Consciousness è interamente basato, va detto, su una teoria. Nulla, allo stato attuale, ha la possibilità di prove tangibili. Ci sono però basi scientifiche. L'autore, Johnjoe McFadden, ha affermato che la sua ipotesi sulla coscienza come campo elettromagnetico potrebbe offrire una via da seguire per lo sviluppo di robot senzienti e capaci di sperimentare emozioni.
La coscienza è un campo elettromagnetico.
McFadden ritiene che le onde neuronali di attività elettrica aiutino a comporre la nostra intera esperienza cosciente mentre si propagano attraverso il cervello.

Johnjoe McFadden, è un genetista molecolare e direttore di biologia quantistica all'Università del Surrey.
Il ritorno del dualismo
Con questa ipotesi, McFadden si allontana dalla maggior parte dei neuroscienziati tradizionali , che generalmente vedono la coscienza come una narrazione che il nostro cervello costruisce dai nostri sensi, percezioni e azioni.
McFadden ritorna invece a una versione più empirica del dualismo: l'idea che la coscienza derivi da qualcosa di diverso dalla nostra materia cerebrale.
La teoria di McFadden adatta, in pratica, l'idea di "dualismo", che è la convinzione che la coscienza sia una forza soprannaturale.
Il dualismo è stato a lungo rifiutato dagli scienziati ed è scivolato nel campo della pseudo-scienza, ma McFadden ha tentato di applicare una spiegazione scientifica per l'idea, una cosa mai fatta prima.
La base scientifica della teoria
Ci sono comunque alcuni innegabili fatti scientifici alla base della teoria: quando i neuroni nel cervello e nel sistema nervoso si attivano, non solo inviano il familiare segnale elettrico lungo le fibre nervose simili a fili, ma inviano anche un impulso di energia elettromagnetica nel tessuto circostante. Tale energia viene solitamente ignorata, ma trasporta le stesse informazioni delle scariche nervose, ma come un'onda immateriale di energia, piuttosto che un flusso di atomi dentro e fuori i nervi.
Un altro dato di fatto è che c'è un campo elettromagnetico che circonda il nostro cervello. È ben noto e viene rilevato da tecniche di scansione del cervello come l'elettroencefalogramma (EEG) e la magnetoencefalografia (MEG). Questo campo, però, è stato sempre liquidato come irrilevante per la funzione cerebrale.
McFadden sostiene altro. Sostiene che questo campo elettromagnetico ricco di informazioni del cervello sia, di fatto, esso stesso la sede della coscienza, e che guidi il "libero arbitrio" di un individuo.
"Il modo in cui la materia cerebrale diventa consapevole e riesce a pensare è un mistero indagato da millenni. Lo hanno studiato filosofi, teologi, mistici e persone comuni", ha detto McFadden in un comunicato stampa pubblicato da Medical Xpress. "Credo che questo mistero sia stato risolto e che la coscienza sia l'esperienza dei nervi che si collegano al campo elettromagnetico auto-generato del cervello per guidare ciò che chiamiamo 'libero arbitrio' e le nostre azioni volontarie".