Le nuove tende piccole e ipertecnologiche mi piacciono molto. E se vi dicessi che esiste un rifugio portatile letteralmente progettato da una squadra di fenomeni?
Jupe è un rifugio di lusso con un design ispirato alla fantascienza. È realizzato da un team di esperti multidisciplinari provenienti dai settori di edilizia abitativa, architettura e ingegneria. Ex membri del team di SpaceX, Tesla e AirBnB hanno realizzato un rifugio, una super tenda per i viaggiatori moderni che sfuggono alla routine urbana e si immergono nella natura.

Jupe, rifugio hi-tech
La struttura geometrica luminosa e le superfici angolari di Jupe non somigliano a quelle classiche di una tenda, o di una iurta. Il rifugio del futuro è un mix tra un diamante intagliato e una navetta interstellare.
Jupe ha evidenti riferimenti culturali: sembra uscita direttamente dal l'odissea nello spazio di Kubrick. La silhouette del rifugio è realizzata con un'anima di alluminio e una "pelle" di tessuto ignifugo che la rende adatta di reggere a tutte le condizioni climatiche.
L'obiettivo non era quello di creare un rifugio veloce dove stare, ma una vera e propria porta verso il mondo esterno.

Rifugio Jupe: lo spazio ripensato
Jupe può essere assemblato in poche ore e offre uno spazio di circa 35 metri quadri con soffitti alti, pavimenti in legno di betulla baltica, un letto matrimoniale e un'area di stoccaggio: pensate a qualcosa che sta a metà tra un mini rifugio di montagna e una vecchia canadese.
L'ampio ingresso funge anche da finestra per un panorama tutto da guardare dal letto queen-size. Il rifugio include anche una batteria da 200 Ah e un impianto solare con prese elettriche, stazioni di ricarica USB, un sistema di illuminazione a LED e una rete wi-fi privata.
Oltre al letto, il rifugio è arredato con altri pezzi di design: tavolini, una scrivania + sedia, un pouf e un "monolite" multifunzione (per restare in tema con Kubrick).

Diversamente dalla maggior parte dei piccoli rifugi portatili, i soffitti di Jupe sono alti più di 3 metri e ricoperti di tessuto luminoso e ignifugo. Come la maggior parte delle tiny house cui Jupe sembra tendere, anche qui c'è un sapiente uso dello spazio. I pavimenti in legno di betulla del Baltico si aprono a singoli vani portaoggetti per un totale di 12 metri cubi: è uno spazio sufficiente per riporre dieci grandi valigie.
Progetto ambizioso nato da una squadra All Star
"Sperimentare le meraviglie naturali del mondo non dovrebbe significare essere costretti a disconnettersi per stare in uno spazio di vita tutt'altro che stimolante". A dirlo è Jeff Wilson, co-fondatore e CEO del progetto Jupe.


“Jupe è una fuga fuori città, un rifugio ispirato da idee avanzate. Offre un'esperienza perfetta per viaggi socialmente distanziati". Gli interni sono stati progettati in collaborazione con la rinomata boutique albergatrice Liz Lambert ed esperta di architettura sostenibile, vincitrice del premio TED. Del team fa parte anche l'ex capo dell'innovazione sociale di AirBnB, Cameron Sinclair. Wilson, un innovatore nel design ed esperto di alloggi modulari, ha vissuto in un'abitazione di 10 metri quadri per un anno. È noto anche per aver fondato la pluripremiata tiny house Kasita.
Se la parola d'ordine del futuro è "off grid", Jupe è il suo alfiere.
Il rifugio del futuro sarà tecnologico e versatile: che sia per svago nel mezzo di un deserto o una scogliera battuta dal vento in riva al mare.