“La forma segue la natura” dice Koichi Takada riguardo alla sua visione di un’abitazione unifamiliare ad impatto ambientale positivo in Umbria.
Sunflower House, la “casa-girasole” a impatto ambientale positivo, ha un design (indovinate?) ispirato chiaramente al caratteristico fiore giallo e al modo in cui si rivolge verso la luce solare.
Una nuova Bauhaus
L’UE ha bisogno di un nuovo Bauhaus, un movimento che rimodelli tutta l’architettura come l’originale fece 100 anni fa.
L’obiettivo è noto a tutti: impatto ambientale zero entro il 2050. È l’oggetto di un recente intervento anche di Ursula von der Leyen, che ha chiesto di combattere il clima creando una nuova estetica, una nuova sensibilità.
Per immaginare questa estetica a prova di futuro, a emissioni zero, Bloomberg Green ha chiesto a Koichi Takada architects di scegliere un luogo in Europa e progettare una “casa dei sogni” per un futuro europeo più verde.
Non c’è posto più bello dell’Italia per una casa a impatto ambientale positivo
Sunflower House è stata progettata per la regione italiana dell’Umbria, rinomata per i suoi dolci terreni agricoli e proprio i campi gialli di girasoli. Un luogo meraviglioso, nel quale però le ondate di caldo stanno diventando più frequenti ed estreme.
La soluzione abitativa di Takada si caratterizza per un tetto di pannelli solari in grado di ruotare, grazie a un sistema di sensori, per ottenere sempre la massima esposizione solare.
La struttura circolare della casa-girasole ruota attorno a uno “stelo” centrale per seguire il sole, consentendo ai “fiori solari” in movimento di produrre fino al 40% in più di energia rispetto ai pannelli statici.
Un impatto ambientale positivo che genera un surplus. L’energia non utilizzata può essere immessa nella rete o immagazzinata in una batteria.
L’acqua piovana viene raccolta e utilizzata per l’irrigazione e i servizi igienici. Il perimetro intorno al tetto oscura le finestre sottostanti e favorisce la ventilazione, mentre un meccanismo secondario rotante sopra le pareti di vetro protegge l’edificio dalla radiazione solare.
Una casa piena di energia
Ogni piano della casa a impatto ambientale positivo ospita un appartamento con due o tre camere da letto, ed ogni edificio può essere alto fino a tre piani.
La scalabilità di questa soluzione apre la possibilità di creare un intero quartiere a impatto ambientale positivo. Un campo di case girasole che si “muovono” per ottenere più energia e non interferire tra loro.
“Designer e architetti spesso traggono ispirazione dalla natura in senso estetico, ma dobbiamo andare molto più in profondità”, afferma Takada. “Non si tratta solo di rendere naturale un edificio, ma di creare un cambiamento ambientale. Un cambiamento positivo nelle case in cui viviamo, nei quartieri in cui lavoriamo e in cui giochiamo e, in definitiva, nel pianeta in cui abbiamo il privilegio di abitare”.
Il cambiamento climatico deve essere un catalizzatore per un cambiamento positivo, a cominciare dalle nostre case. Serve una scuola di pensiero, una architettura “cinetica”. Di più: “vivente”.