Sassi delle dimensioni di un chicco di grandine riscaldati a 600° C in grandi serbatoi di acciaio isolati sono il fulcro di un innovativo progetto che punta allo stoccaggio di energia eolica e solare intermittente.
La tecnologia, che immagazzina l’energia elettrica sotto forma di calore nelle pietre, si chiama GridScale e potrebbe diventare un’alternativa economica ed efficiente allo stoccaggio di energia solare ed eolica in batterie al litio.
Stoccaggio di energia nei sassi
Mentre le batterie al litio sono convenienti solo per la fornitura di energia per brevi periodi fino a quattro ore, un sistema di stoccaggio come GridScale supporterà la fornitura di elettricità per periodi più lunghi, fino a circa una settimana.
Il problema di una fornitura di elettricità rinnovabile al 100% è che non si può risparmiare l’elettricità generata per usarla in un secondo momento. Il nostro sistema di stoccaggio può essere una soluzione.
Henrik Stiesdal, fondatore della società della società che ha sviluppato GridScale, la Stiesdal Storage Technologies
In cosa consiste GridScale

In breve, la tecnologia GridScale riguarda il riscaldamento e il raffreddamento del basalto frantumato in minuscole pietre delle dimensioni di una perlina in uno o più set di serbatoi di acciaio isolati. L’impianto di stoccaggio viene caricato con un sistema di compressori e turbine, che pompa l’energia termica da uno o più serbatoi di stoccaggio riempiti di pietre fredde ad altri serbatoi di stoccaggio riempiti di pietre calde, quando c’è energia in eccesso dal vento o dal sole.
Ciò significa che le pietre nelle vasche fredde diventano molto fredde, mentre diventano molto calde nelle vasche calde: come detto, fino a 600°C. Il calore può essere immagazzinato nei sassi per molti giorni e il numero di serbatoi pieni di sassi può variare, a seconda del tempo di conservazione richiesto.
Quando c’è nuova richiesta di elettricità il processo si inverte: i sassi nei serbatoi caldi diventano più freddi e viceversa. In sintesi, il sistema si basa su un materiale di stoccaggio poco costoso e su una tecnologia matura e ben nota per il caricamento e lo scaricamento.
Basalto mon amour
Il basalto è un materiale economico e sostenibile che può immagazzinare grandi quantità di energia in piccoli spazi. È una pietra resistente a innumerevoli cariche e scariche dell’impianto di stoccaggio. Stiamo sviluppando un prototipo che potrebbe risolvere il problema di accumulo di energia rinnovabile, una delle maggiori sfide allo sviluppo di energia sostenibile in tutto il mondo.
Ole Alm, responsabile dello sviluppo presso il gruppo energetico Andel, partner del progetto
Il prototipo GridScale sarà il più grande impianto di stoccaggio nel sistema elettrico danese con una capacità di 10 MWh. La location è ancora in fieri: c’è ballottaggio tra la parte orientale (c.d. Zelanda meridionale) o occidentale (Lolland-Falster).
La transizione energetica cambierà il funzionamento dell’intero sistema energetico. I motivi? Semplici. Energia solare ed è eolica non vengono prodotte nello stesso momento in cui ne possiamo aver bisogno.
Per questo lo stoccaggio e il mix di tecnologie energetiche è fondamentale. Penso che uno stoccaggio basato sui sassi potrebbe avere davvero un enorme potenziale.
Dettagli ulteriori
Il nome completo del progetto è “GridScale – stoccaggio di elettricità su larga scala a costi contenuti”. Durerà tre anni con un budget totale di 35 milioni di corone danesi (4,7 milioni di euro). È finanziato con 21 milioni di corone (2,8 milioni di euro) dall’Energy Technology Development and Demonstration Programme (EUDP). Oltre alle società Stiesdal e Andel, tra i partner ci sono la Aarhus University (AU), la Technical University of Denmark (DTU), Welcon, BWSC (Burmeister Wain Scandinavian Contractor), Energi Danmark ed Energy Cluster Denmark.