Uno degli annunci più interessanti alla presentazione di prodotti e innovazioni Google (si chiama I / O) di quest'anno è stato un colpo di scena. Google sta lavorando a videochiamate olografiche (o qualcosa che le somiglia molto da vicino) attraverso un sistema chiamato “Progetto Starline“.
Dice “che è”. Il progetto Starline punta a uno sviluppo in grado di rendere le videochiamate più naturali che mai. La chiave di tutto il sistema è un ampio display, una vera e propria “finestra” che mostra immagini 3D a grandezza naturale dei partecipanti. E quando dico “3D” non intendo “come un film 3D”. Intendo “videochiamate che permettono di muoverci e di vedere cambiare l’angolazione del nostro interlocutore”.
Ok. Faccio prima a mostrarvelo che a raccontarvelo, come al solito.
Videochiamate olografiche, venite a me!
L'obiettivo di queste videochiamate attraverso lo “Specchio magico” di Google è far apparire l’altra persona come se fosse davvero lì. Il video dimostrativo rende l’idea perchè sembra realistico al punto che non si riesce esattamente a capire chi sia davvero fisicamente nella stanza di chi sta riprendendo.
Sundar Pichai, il CEO Google, ha sottolineato che si tratta di una nuova tecnologia ancora in fase di sviluppo, ma ha anche ammesso che l’azienda ha già utilizzato Starline in alcuni dei suoi uffici nella Bay Area, New York e Seattle.
Una spremuta di tecnologia


Starline sfrutta visione artificiale, deep learning, audio spaziale, compressione avanzata, telecamere con rilevamento della profondità. È un concentrato potentissimo di tecnologia condensata in un fantastico display gigante a "campo di luce".
A prima vista mi dà l’idea di essere una specie di PORTL a mezzo busto e a grandezza naturale (se non sapete cos’è PORTL ve lo racconto qui). Questo specchio magico consente di visualizzare immagini 3D ad alta risoluzione senza bisogno di occhiali speciali. Le videochiamate sono praticamente incontri de visu.
Pensate, per dirne una, alla possibilità per gli psicoterapeuti di fare sedute con i pazienti ovunque. E pensate cosa succederà quando lo sviluppo di questa tecnologia consentirà di integrare Starline in qualsiasi TV da salotto.