Oltre alla produzione di pneumatici per auto, il Gruppo Michelin ha un altro progetto più… come dire… eccentrico. Wing Sail Mobility (WISAMO) è dedicato al miglioramento dell’efficienza delle navi cargo con attrezzature a vela. Diversamente dalle navi del passato, si tratta di vele gonfiabili che possono essere rapidamente impostate quando c’è vento favorevole e rimosse quando non servono.
Aiutare, non sostituire i motori
Il progetto WISAMO non intende (come potrebbe?) sostituire i motori per navi cargo, ma può integrarli con una fonte di alimentazione pulita e conveniente. Le vele automatiche si piegano come il mantice di una fisarmonica, si riempiono di aria compressa e si aprono per sollevare l’albero telescopico.
Navi cargo e vele multiuso
Queste vele possono essere utilizzate singolarmente o in gruppo. Secondo gli esperti Michelin, possono ridurre il consumo di carburante delle navi cargo del 10% – 20%. Inoltre, una vela reversibile si comporta meglio di una vela tradizionale, soprattutto quando si naviga di bolina. La struttura può resistere alle forze del vento fino alla tempesta, assorbendo energia in un cuscino d’aria.
Vele gonfiabili per navi cargo: progetto versatile…
L’intero sistema è adeguatamente automatizzato e seleziona la rotta ottimale. Le vele gonfiabili possono essere installate su navi cargo già in mare, o pianificate in anticipo nel progetto. Michelin afferma che possono essere utili anche per navi da crociera e yacht.
Michelin ha presentato il progetto WISAMO al Movin’On International Summit. L’azienda ha prodotto una vela di 100 mq. e ha chiesto di provarla sul veliero del velista francese Michel Dejuaeu. I test si svolgeranno il prossimo anno, poi seguirà la produzione.
… che per me è un palliativo.
Voglio essere chiaro: non butto via una riduzione dei consumi del 10-20% sulle navi cargo. Si tratta di quantità importantissime di carburante. Ma a voi una cosa del genere non sembra solo il tentativo di rimandare l’inevitabile? Mettiamo le vele per risparmiare una frazione di carburante, continuando a portare in giro questi mostri con il petrolio in pancia?
E quanto ancora a lungo?
I colossi degli idrocarburi devono prepararsi a rinunciare a tutto questo, e a farlo (nei limiti del loro “peso”) nel tempo più breve possibile. Queste mezze misure non contribuiscono per me in modo significativo.