Tutti prima o poi diamo un’occhiata al nostro telefonino durante riunioni noiose. Specie io! Ma se si sta lavorando con i soldi dei cittadini è meglio prepararsi a ricevere una “tirata di orecchie” da parte di un’intelligenza artificiale.
Questo è ciò che l’artista digitale Dries Depoorter ha fatto per la sua ultima installazione “The Flemish Scrollers”, letteralmente “gli scrollers fiamminghi”. Il suo software usa il riconoscimento facciale per chiamare automaticamente i politici della provincia fiamminga del Belgio che sono distratti dal loro telefonino quando il parlamento è in sessione. Il progetto arriva quasi due anni dopo che il ministro-presidente fiammingo Jan Jambon suscitò indignazione pubblica giocando ad Angry Birds durante una discussione politica. (no, non è Lercio.)
Occhio al telefonino, oh politico!
Lanciato lunedì, il sistema di Depoorter monitora i livestream quotidiani delle riunioni del governo su YouTube e valuta da quanto tempo un rappresentante guarda il proprio telefonino rispetto alla riunione in corso. Se l’intelligenza artificiale rileva una persona distratta, identifica in automatico la sua faccia e gli manda una notifica pubblica, postando la clip su instagram (@TheFlemishScroller) e Twitter (@FlemishScroller).
Praticamente una gogna social mediatica. Il rappresentante accusato di stare troppo al telefonino sarà nominato e “svergognato” sui social media. Il bot chiede anche gentilmente di “rimanere concentrati!”
Non è tutto. Quando non ci sono sessioni parlamentari, il software di intelligenza artificiale inizia ad analizzare anche i filmati di repertorio. Mi chiedo se questo possa portare a “segnalazioni” retroattive per l’improvvido parlamentare sorpreso a guardare il telefonino.
Beccati già quattro “distratti”
A meno di 24 ore dall’inizio del progetto “The Flemish Scrollers”, il bot ha già identificato quattro casi di politici “distratti” dal telefonino, e ha suscitato discussioni tra i crescenti follower dei social media del software. Come hanno giustamente sottolineato alcuni di loro, la tendenza “giacobina” del software a saltare alle conclusioni potrebbe essere un problema. Dopotutto, non possiamo sapere cosa stessero facendo quei politici sul loro telefonino. Giusto? Ci sono momenti in cui il lavoro utile e importante va svolto con urgenza, anche se è sullo stesso telefonino che tutti usano per perdere tempo. Non so, magari leggevano o mandavano importanti messaggi. No?
Facciamo così: fino a quando il software di intelligenza artificiale non inizierà a leggere i telefoni sulle spalle dei legislatori (questo mi sembra meno fattibile) dovremo solo pensare che in ogni caso questo “Grande Fratello” per una volta ci strappa un sorriso.