Ennead Architects ha completato i lavori su un nuovo straordinario museo di astronomia a Shanghai, in Cina, il più grande del mondo. Il design curvo dell'edificio (non contiene linee rette o angoli retti) è ispirato al cosmo e parti di esso funzionano un po' come una meridiana di grandi dimensioni, segnando il passare del tempo.
Un museo di astronomia dalle meccaniche celesti

Il Museo dell'Astronomia di Shanghai misura circa 40.000 metri quadrati (420.000 piedi quadrati). Comprende mostre temporanee e permanenti, oltre a diversi edifici circostanti più piccoli. Ospita un telescopio solare, un osservatorio, un centro di educazione e ricerca, un teatro e un planetario, oltre a punti panoramici e altro ancora. La forma complessiva dell'edificio principale è definita da tre elementi principali: l'occhio, la sfera e la cupola rovesciata.
L'Occhio è sospeso sopra l'ingresso principale e traccia un cerchio di luce solare sul terreno attraverso la piazza d'ingresso e la piscina riflettente. Durante il solstizio d'estate c'è un cerchio completo. A mezzogiorno questo cerchio si allinea con una piattaforma circolare nella piazza d'ingresso. Questo genere di cose è stato fatto anche in passato con l'architettura moderna, ma questo è un esempio particolarmente ben eseguito.

All'interno del museo dell'astronomia si trova la Sfera. Con i supporti visibili ridotti al minimo, è progettata per creare l'illusione di fluttuare a mezz'aria per i visitatori, mentre il suo interno contiene il teatro del planetario.

Infine, la Cupola rovesciata è una grande struttura in vetro rovesciato che poggia sull'atrio centrale dell'edificio ed è raggiungibile da una rampa a spirale di 720 gradi. L'area offre ai visitatori una vista mozzafiato del cielo.

Si ispira anche al "problema dei tre corpi"
Il museo di astronomia di Shanghai è un progetto architettonicamente ambizioso. La sua assenza di linee rette e angoli retti "riecheggia la geometria dell'universo e l'energia dinamica del movimento celeste", spiega il comunicato stampa dell'azienda. L'architetto Thomas J. Wong ha tratto ispirazione dal classico "problema dei tre corpi" in fisica, con intricate coreografie create dall'attrazione gravitazionale di più corpi all'interno dei sistemi solari. Un'ispirazione che si riflette in modo evidente nei tortuosi nastri architettonici della facciata del Museo dell'astronomia.
Il Museo di Astronomia di Shanghai è stato aperto ai visitatori il 18 luglio e funge da nuovo ramo del Museo della Scienza e della Tecnologia di Shanghai, completato nel 2015.
