I ricercatori della Rice University hanno sviluppato fibre di nanotubi di carbonio flessibili in grado di raccogliere letture accurate di ECG e frequenza cardiaca quando intrecciate in un tessuto. Ci hanno fatto una super maglietta, leggera e aderente, in grado di misurare i parametri vitali.
Il nuovo materiale è morbido come il cotone ma resistente come il kevlar. È anche conduttivo come un certo numero di metalli e una maglietta come questa potrebbe essere il futuro dei dispositivi indossabili.
Una maglietta per avere tutto sotto controllo


La maglietta ottenuta dal team della Rice può essere indossata, e anche lavata come un normale capo di abbigliamento. Anzi: le sue fibre hanno anche molte meno probabilità di rompersi quando un corpo è in movimento. Ma per il resto come si comporta?
I ricercatori hanno riferito che la maglietta ha raccolto dati molto meglio rispetto a un monitor standard con fascia toracica e si è comportata molto meglio dei monitor con elettrodi medici commerciali nel prendere gli ECG.
Una maglietta filata in nanotubi di carbonio
Questa maglietta ”diagnostica” è costituita da un filo conduttivo di nanotubi che aggiunge diverse funzionalità all'abbigliamento normale. "La maglietta deve essere aderente al petto", afferma in una nota Lauren Taylor, autrice principale dello studio. "Negli studi futuri, ci concentreremo sull'utilizzo di patch più dense di fili di nanotubi di carbonio in modo che ci sia più superficie a contatto con la pelle".
Le fibre di nanotubi di carbonio sono state sviluppate per la prima volta da Matteo Pasquali, ingegnere di laboratorio della Rice University. Pasquali ha studiato molte applicazioni per le fibre, incluso il loro utilizzo come ponti per riparare i tessuti cardiaci danneggiati, interfacce elettriche con il cervello, impianti cocleari, antenne flessibili. Perfino per applicazioni automobilistiche e aerospaziali.
Problemi superati
Inizialmente, le fibre erano troppo sottili per essere maneggiate da una macchina da cucire. È stato allora che i ricercatori hanno chiesto l'aiuto di un cordaio per creare un filo che poi costituisse un capo di abbigliamento: una maglietta molto, molto speciale.
"Abbiamo lavorato con qualcuno che vende piccole macchine progettate per realizzare corde per modellini di navi", ha detto Taylor, che all'inizio ha provato a tessere il filo a mano, con scarso successo. "È stato in grado di creare un dispositivo di media scala che fa lo stesso".
Le fibre della maglietta sono cucite a zig-zag: un meccanismo che permette al tessuto di allungarsi senza romperle. Le future applicazioni? Tantissime: interfacce uomo-macchina per automobili o robotica morbida, come antenne o come monitor sanitari e protezione balistica nelle uniformi militari.