Proseguono i test su una tecnologia missilistica che potrebbe ridurre notevolmente il tempo necessario a raggiungere Marte, riducendo notevolmente il rischio di guasti e altri pericoli mortali per i futuri astronauti.
La compagnia Ad Astra Rocket, con sede in Costa Rica, ha annunciato di aver completato un test di resistenza ad alta potenza record di 88 ore del suo razzo al plasma Vasimr VX-200SS a 80 kW. Il test, condotto presso il laboratorio dell’azienda in Texas vicino a Houston, ha costituito un nuovo record mondiale di resistenza ad alta potenza nella propulsione elettrica.
Vasimr, anni di fallimenti: per questo può essere un trionfo
Il test è un grande successo, il culmine di anni di prove ed errori e di meticolosa attenzione ai dettagli. Una bella ricompensa per la tenacia e la dedizione del team.
Franklin R. Chang Díaz, presidente e CEO di Ad Astra, 1.601 ore nello spazio.
Il razzo Vasimr (acronimo che sta per Variable Specific Impulse Magnetoplasma Rocket) ha caratteristiche uniche. È stato progettato per volare con un motore che utilizza reattori nucleari per riscaldare il plasma a due milioni di gradi. Il gas caldo viene quindi incanalato, tramite campi magnetici, fuori dal retro del motore per spingerlo, in teoria, a velocità fino a 197.950 km/h (123.000 mph).
L’obiettivo di Ad Astra non è solo quello di rendere possibile un volo spaziale molto più veloce, ma anche molto più sicuro. Certo, questo razzo manderà reattori nucleari a sfrecciare nello spazio a grandi velocità, ma paradossalmente la parte più rischiosa è quella del lancio, che sfrutta ancora un razzo a propulsione chimica per raggiungere l’orbita. Una volta lì, si attiva il motore al plasma: ecco un video che mostra il funzionamento del razzo.
Un razzo quattro volte più veloce. Viaggio più corto, meno spese e meno rischi.
Nei sette mesi previsti dalla NASA per far volare gli esseri umani su Marte, potrebbero verificarsi molti guasti catastrofici. Ecco perché Díaz è convinto che un razzo a propulsione chimica non ci porterà mai su Marte. Un razzo convenzionale deve usare l’intera riserva di carburante in un’unica esplosione controllata durante il lancio: non esiste una procedura di interruzione, non si può cambiare rotta e, in caso di guasto, il controllo missione ha un ritardo di comunicazione di 10 minuti. Significa che “da Houston” o da dove si trova il controllo potrebbero ritrovarsi a guardare impotenti mentre l’equipaggio del razzo muore.
Vasimr accelererà gradualmente fino a raggiungere una velocità massima di 34 miglia (54 km) al secondo entro il ventitreesimo giorno dal lancio. Questo lo renderà quattro volte più veloce di qualsiasi razzo chimico esistente. Una velocità che ridurrebbe il viaggio fino a farlo durare un solo mese.
Meno tempo per viaggiare nello spazio significa meno esposizione alla radiazione solare. Un recente studio (ne ho parlato qui) afferma che le missioni su Marte non dovrebbero superare i quattro anni per la sicurezza dell’equipaggio. Un viaggio più corto presenta, come detto, meno rischi di guasti meccanici e meno rischi per la salute dovuti agli effetti dell’atrofia muscolare della gravità zero . Poiché il motore al plasma della nave può fornire propulsione in qualsiasi momento, inoltre, potrebbe anche cambiare rotta se necessario.

Quali sono i prossimi passi?
Dopo il successo del test di resistenza del razzo al plasma di Ad Astra a luglio, la società annuncia i suoi piani futuri. “Con una nuova serie di modifiche al motore già in fase di produzione, ora passeremo a dimostrare lo stato termico stazionario a 100 kW prima del 2022”, dice Díaz in un comunicato stampa.
Anche altre aziende come la DARPA stanno sviluppando un razzo spaziale a propulsione nucleare. L’agenzia del Pentagono ha annunciato quest’anno che vuole dimostrare un sistema di propulsione termica nucleare sopra l’orbita terrestre bassa nel 2025. In sintesi, sembra proprio che il volo spaziale sia sulla buona strada per diventare nucleare, aumentando notevolmente la capacità umana di viaggiare “fuori porta”.