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Le missioni spaziali ci danno sempre l'impressione che il futuro sia adesso: rover (ed elicotteri) che esplorano Marte, sonde che tornano sulla terra con campioni di asteroidi, un nuovo telescopio spaziale. Cos'altro ci prepara la corsa allo spazio? Cosa potremmo vedere nei prossimi decenni?
Un piccolo programma di studio della NASA mira proprio a vedere cosa potrebbe essere possibile. Si chiama Innovative Advanced Concepts (NIAC), e finanzia la ricerca in fase iniziale su concetti tecnologici futuristici e visionari. L'obiettivo è scoprire cosa potrebbe funzionare, cosa potrebbe non funzionare e quali nuove idee entusiasmanti potrebbero venire in mente ai ricercatori lungo il percorso .
Durante il simposio annuale della NIAC (si è tenuto un paio di settimane fa) i ricercatori hanno presentato alcuni concept visionari che un giorno potrebbero cambiare le sorti delle missioni spaziali. Eccone quattro davvero intriganti.
Per ulteriori informazioni su NIAC, visitate www.nasa.gov/niac .
1 Micro-robot da nuoto per mondi oceanici.

I mondi oceanici, dove gli oceani liquidi giacciono sotto chilometri di crosta ghiacciata, sono i luoghi più probabili dove trovare la vita nel nostro sistema solare. L'accesso e l'esplorazione di questi ambienti acquatici, però, presenta sfide uniche. Ethan Schaler, ingegnere meccanico di robotica presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA, ha un'idea promettente per l'esplorazione: utilizzare robot molto piccoli. Quanto piccoli? Parlo di robot grandi pochi centimetri, stampati in 3D e dotati di sensori e attuatori. Una navicella spaziale in grado di perforare il ghiaccio e di dispiegare questi "sciami" di micro-robot potrebbe poi controllarli tramite ultrasuoni per raccogliere dati.
2 Robot striscianti con lunghe zampe per le grotte marziane.

Mentre i visionari robot "nuotatori" potrebbero essere l'ideale per alcune destinazioni, altre richiedono qualcosa con una presa più salda. Marco Pavone, professore associato alla Stanford University, sta sviluppando una potenziale soluzione. Il suo concetto ReachBot potrebbe strisciare rapidamente attraverso le caverne, utilizzando lunghe "zampe" estensibili per afferrare oggetti anche a distanza, o semplicemente aggrapparsi e procedere in ambienti difficili. Ad esempio pareti verticali di roccia, o il fondo roccioso e irregolare delle grotte di origine vulcanica presenti su Marte.
3 Strutture dispiegabili leggere che si espandono nello spazio.

Far decollare dalla Terra un veicolo spaziale extra-large richiede molta pianificazione. I razzi sono quelli che sono, non è facile portare chissà cosa in giro. Certo, lanci multipli e assemblaggi nello spazio si sono dimostrati efficaci in passato, ma potrebbe esserci un altro modo. L'assistente professore alla Carnegie Mellon University Zachary Manchester sta valutando di integrare i recenti progressi nei metamateriali meccanici in un design leggero per strutture "pieghevoli" da aprire nello spazio. Una struttura del genere potrebbe essere lanciata all'interno di un singolo razzo e quindi dispiegarsi autonomamente fino a una dimensione finale della lunghezza fino a 10 campi da calcio.
4 Semina di asteroidi con funghi per creare terreno spaziale.

Se volete concept di habitat spaziale ne ho una mezza dozzina da mostrarvi. Ma tutti i progetti hanno un punto critico in comune: come si manterranno i viaggiatori spaziali durante i lunghi viaggi? Jane Shevtsov propone la creazione di terreno fertile a partire da polvere di asteroide. Sintetizzo: propone di disseminare asteroidi con dei funghi. Perchè? I funghi abbatterebbero fisicamente il materiale e degraderebbero chimicamente eventuali sostanze tossiche. Lo facciamo anche sulla Terra: i funghi ostrica, ad esempio, puliscono il terreno contaminato dal petrolio. La ricerca NIAC mira a trovare un modo per i futuri habitat spaziali di avere ampi spazi verdi e robusti sistemi agricoli.
La NASA seleziona le proposte NIAC attraverso un processo di peer review che valuta l'innovazione e la fattibilità tecnica. Non ho fatto altro che chiamarli "visionari", ma non certo perchè sono progetti folli.