I lucernari sono una scelta di design esteticamente gradevole, ma sono anche una fonte sottovalutata di energia termica sostenibile per gli edifici, secondo un nuovo studio dei ricercatori dell’Università dell’Oregon, negli USA.
I sistemi di riscaldamento solare passivo raccolgono la luce naturale tramite lucernari o finestre e la utilizzano per riscaldare direttamente gli ambienti, senza convertirla in elettricità. Sulla base di un’analisi dettagliata delle esigenze di riscaldamento e della disponibilità di energia solare negli Stati Uniti, i ricercatori hanno calcolato che tali installazioni potrebbero soddisfare un terzo del fabbisogno di riscaldamento degli ambienti residenziali.
I risultati della prima indagine dettagliata in assoluto sul solare passivo compaiono nel numero di novembre di Renewable and Sustainable Energy Reviews.
Solare passivo, una gran bella notizia
La notizia è davvero incoraggiante viste le nostre necessità di allontanarci dai combustibili fossili. Il riscaldamento utilizza circa il 50% del budget energetico domestico della maggior parte delle persone ed è la principale fonte di emissioni di carbonio legate agli edifici. In Europa, più dell’80% dei riscaldamenti sono alimentati da fonti fossili. E anche negli USA, la maggior parte dei sistemi di riscaldamento fa ancora affidamento su petrolio o gas naturale.
Durante lo studio dell’architettura sostenibile, è diventato chiaro che c’erano molte risorse a cui non stavamo attingendo. Il riscaldamento solare passivo era una di queste. Sebbene sia stato usato per secoli, non è stato più messo in pratica massivamente come tecnica di progettazione sostenibile.
Alexandra Rempel, co-autrice dello studio
Lo studio
Per scoprire quanta energia solare era rimasta inutilizzata, Alexandra Rempel e colleghi hanno confrontato molti dati. Per la precisione quelli sui livelli di radiazione solare, le temperature esterne e il consumo di energia per il riscaldamento in diversi periodi dell’anno. Il team ha preso in considerazione molte variabili diverse, come la posizione del sole nel cielo e la durata delle ore diurne. Sulla base di questi calcoli, ha quindi mappato i luoghi e i periodi dell’anno in cui le risorse di calore solare passivo hanno superato le esigenze di riscaldamento.
Secondo i loro calcoli, negli USA ci sono circa 7 megawattora di energia solare disponibili per famiglia all’anno. E questo nei periodi dell’anno in cui le case hanno bisogno di riscaldamento! La tecnologia attuale potrebbe catturare circa il 50% di quella per l’uso, ipotizzando 10 metri quadrati di vetro per tetto. Ciò significa che se tutti installassero un sistema di riscaldamento solare passivo, il sole potrebbe fornire circa un terzo del calore di cui una famiglia tipica ha bisogno in un anno.
Non è tutto, ma è molto più di oggi. O sbaglio?
È un lavoro molto più che solo teorico
Durante la pandemia, la stessa Rempel si è convinta della bontà dei suoi studi ed ha installato una serie di lucernari nella sua casa di Eugene, la città (170.000 abitanti) in cui abita. Oltre ai vetri, ha poi provveduto a installare pannelli isolanti scorrevoli per mantenere il calore durante la notte. Sulla base del suo consumo energetico tipico e delle dimensioni del lucernario, ha stimato che ridurrà le bollette del riscaldamento dell’80%.
Vale la pena di considerare la cosa, direi. Sempre più architetti e progettisti edili dovrebbero convincersi dei meriti dei lucernari nelle nuove costruzioni, dove è più economico e più facile che aggiungerli in seguito. Si dovrebbero fornire più incentivi al solare passivo. Sconti o agevolazioni fiscali per gli edifici che incorporano queste soluzioni.
Quando si dice “aprire una finestra” su un futuro più sostenibile.