Gli Stati Uniti non sono l’unico paese che spera di tornare sulla Luna. Anche la Cina sta lavorando a missioni future missioni sul suolo lunare per competere con gli sforzi della NASA. E ora sta addirittura sviluppando una “Luna artificiale” per prepararsi.
La gravità lunare sarà ricreata in un laboratorio. Per essere precisi, questa “luna artificiale” sarà in sostanza una camera a vuoto con un forte campo magnetico che simula l’ambiente a bassa gravità.
La struttura dovrebbe essere costruita nei prossimi mesi, secondo quanto riportato dal South China Morning Post. Una volta avviata, farà “scomparire la gravità”, dice Li Ruilin, ingegnere geotecnico presso la China University of Mining and Technology.

Prima di immaginarvi mentre saltellate allegramente leggete qua.
Allo stato attuale niente gita lunare, però. Il problema c’è (con le notizie che vengono dalla Cina bisogna sempre approfondire): la struttura avrà un diametro di “soli” 60 centimetri. È piuttosto piccola, e semplicemente non c’è abbastanza spazio per un astronauta in erba che voglia saggiare una missione in anticipo.
La prima versione di questo ambiente lunare in miniatura, però, sarà abbastanza grande per testare determinate apparecchiature e strumenti per vedere come reagiscono all’ambiente a bassa gravità della Luna, appianando eventuali nodi prima di un vero atterraggio.
“Alcuni esperimenti come i test di impatto richiedono solo pochi secondi nel simulatore”, dice il ricercatore. “Ma altri potranno richiedere diversi giorni.”
Mini ambiente lunare: merito di una rana (e di un fisico russo)
L’esperimento è stato ispirato dagli studi del fisico russo Andrew Geim del 1997 in cui ha fatto galleggiare una rana su un magnete. Una sperimentazione che, per quanto insolita, è stata tanto valida da fruttargli il Premio Nobel per la fisica.