Attualmente, la previsione delle valanghe è fatta da esperti che utilizzano i dati delle stazioni meteorologiche locali e le osservazioni sul campo degli operatori di sci e di sci di fondo, dei monitori di valanghe per i trasporti e l'industria, e dei volontari che testano manualmente il manto nevoso.
Secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista Cold Regions Science and Technology, i modelli simulati del manto nevoso sviluppati da un team di ricercatori canadesi possono rilevare e tracciare sottili strati di neve. Questo può rilevare il rischio di valanghe in un modo unico, e fornire anche ai meteorologi un ulteriore strumento affidabile quando i dati locali sono insufficienti o non disponibili.
Tra i rischi naturali, quello delle valanghe provoca ancora morti evitabili. Ci sono modelli previsionali già da alcuni decenni, e migliorano di continuo, ma non vengono applicati con efficacia. Oggi le simulazioni sviluppate dai ricercatori potrebbero determinare il rischio valanghe, sia naturali che artificiali, per tutte le tipologie di problemi. Neve fresca, neve bagnata, raffiche di vento, strati deboli persistenti, tutto.

Prevedere le valanghe, salvare vite umane
"Descrivere le situazioni tipiche che si possono incontrare è un ottimo metodo per comunicare il rischio di valanghe", dice il meteorologo Simon Horton."In molte situazioni, però, c'è una discreta incertezza sulla valutazione umana di quali fenomeni questi tipi di scenari potranno produrre”.
È qui che avere soluzioni più automatizzate che possono aiutare a prevedere i potenziali pericoli può aiutare i meteorologi a preparare una previsione più accurata e precisa. I risultati dello studio hanno mostrato che il modello sviluppato è coerente con le reali frequenze osservate delle valanghe in Canada negli ultimi 16 anni. E ha dimostrato soprattutto che l'approccio ha il potenziale per supportare la previsione delle valanghe in futuro.