Dopo aver eseguito una sofisticata operazione medica su maiali vivi. molto meglio di un chirurgo umano, un robot chirurgico autonomo è ora un passo più vicino alle sale operatorie.
La nascita di una stella
Quando una porzione dell’intestino di un paziente è malata o danneggiata, i medici devono rimuoverla e poi suturare le due estremità sane insieme. Lo fanno per ripristinare “l’integrità del tratto digestivo”. Il tessuto è estremamente morbido, il che implica che i chirurghi devono usare grande attenzione: punti di sutura posizionati in modo errato potrebbero provocare perdite mortali.
Nel 2016, la Johns Hopkins University (JHU) ha presentato lo Smart Tissue Autonomous Robot (STAR), un robot chirurgico destinato ad assistere i chirurghi nell’esecuzione di anastomosi intestinali e operazioni simili.
All’epoca, i ricercatori dimostrarono che STAR poteva eseguire un’anastomosi intestinale su maiali vivi, con l’aiuto di medici, durante un intervento chirurgico a cielo aperto.
Capolavoro chirurgico
Gli interventi chirurgici aperti sono rischiosi, perché causano più danni collaterali e aumentano il rischio di infezione.
Oggi, STAR è stato aggiornato per eseguire la procedura attraverso un piccolo taglio, piuttosto che una grande incisione. La tecnica è nota come “laparoscopica” o “keyhole”. Spesso si traduce in tempi di recupero più rapidi e meno problemi. Tuttavia, può essere più difficile per i chirurghi umani per la mobilità degli organi interni dei pazienti. Serve una mano molto, molto delicata.
Ebbene: non solo STAR è ora il primo robot chirurgico a eseguire autonomamente la laparoscopia, ma lo ha anche eseguito meglio di un chirurgo umano (in base a criteri come la spaziatura della sutura, il tempo di completamento e la pressione della perdita).
Automatizzare la complessità
“I nostri risultati dimostrano che una delle procedure più complicate e delicate della chirurgia (la riconnessione di due estremità di un intestino) può essere automatizzata”, ha detto l’autore principale dello studio Axel Krieger.
STAR ha posizionato correttamente circa due terzi degli 86 punti fatti nei maiali al suo primo tentativo, è molto più “sveglio” del 2016. L’abilità del robot chirurgico sulla laparoscopia è un passo avanti enorme.
Certo, gli servirà ancora per un bel po’ la supervisione dei medici: uno STAR totalmente autonomo è a decenni di distanza, ma lo sviluppo del robot chirurgico lo renderà uno strumento formidabile. Dopo le sperimentazioni umane, nei prossimi cinque anni potrebbe essere in grado di migliorare in modo eccezionale il lavoro dei chirurghi umani.