I ricercatori del Royal Melbourne Institute of Technology (RMIT) in Australia hanno ottenuto la ricrescita delle ossa “bombardando” cellule staminali con onde sonore ad alta frequenza. Potrebbe essere un progresso rivoluzionario nella medicina rigenerativa.
Rispetto alle tecniche sperimentali esistenti di rigenerazione ossea con cellule staminali prelevate dal midollo osseo, la procedura con onde sonore è più veloce ed economica.
La velocità del suono
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Small, le onde sonore hanno accorciato da giorni a ore il tempo necessario alle cellule staminali per trasformarsi in cellule ossee. Di più: Questo metodo non richiede alcun farmaco speciale che ‘stimoli’ le ossa, ed è molto facile da applicare.
"La sua scalabilità è un valore. Potrebbe renderlo adatto al trattamento simultaneo di un gran numero di cellule, vitale per un'efficace ingegneria dei tessuti", dice il coautore e professore del MRIT Leslie Yeo.

Come funziona il metodo ‘a onde sonore’
Il piccolo dispositivo sviluppato dai ricercatori genera onde sonore a frequenze superiori a 10 megahertz, che è di diversi ordini di grandezza superiore allo spettro udibile.
Nello studio, i ricercatori hanno prodotto queste onde sonore e le hanno ‘sparate’ sulle cellule staminali dieci minuti al giorno per soli cinque giorni. Risultato? I processi coinvolti nel loro sviluppo osseo sono aumentati significativamente.
Altri vantaggi delle onde sonore
"Possiamo usare le onde sonore per applicare la giusta quantità di pressione nei punti giusti alle cellule staminali. Per innescare meglio il processo di cambiamento", ha spiegato Yeo.
Una volta indotte a trasformarsi in cellule ossee, l'idea è di iniettare le staminali localmente. O addirittura rivestire un impianto per far crescere (o ricrescere) un osso completamente nuovo.
Invece di fare affidamento su cellule staminali del midollo osseo difficili da reperire, la tecnica può utilizzare altre cellule prelevate dal corpo del paziente, incluso il tessuto adiposo.
Quando riusciranno a scalare questa piattaforma per uso medico, i ricercatori la useranno per creare cartilagine artificiale in modo massivo. E succederà molto presto, dicono.