Tra qualche anno sarà probabilmente abbastanza normale vedere robot che consegnano pacchi e trasportano merci nelle città, anche salendo per le scale di case e condomini.
Sono tantissime ormai le aziende alla ricerca dei miglioramenti decisivi per lanciare l’offensiva su questo particolare settore di mercato. Alcuni grandi player hanno già sviluppato i propri robot di consegna autonomi: ad esempio Alibaba, i cui robot stanno diventando sempre più importanti nella vita quotidiana in Cina.
Il mondo è fatto a scale
Tra tutte le aziende che hanno già lanciato i loro primi prototipi, però, i robot sviluppati da Politecnico della Catalogna (UPC) e CARNET hanno una caratteristica straordinaria: sono in grado di salire e scendere le scale.
Il progetto, iniziato nel 2017, è nelle sue fasi di perfezionamento: quest’anno inizieranno a muoversi in un progetto pilota che coinvolgerà tre città europee. Esplugues de Llobregat (Spagna), Amburgo (Germania) e Debrecen (Ungheria) saranno le prime a veder gironzolare questi “cosi”.
Secondo i ricercatori coinvolti nel progetto la consegna dell'ultimo miglio rappresenta oltre il 20% dell'inquinamento nelle città. Un problema che potrebbe essere potenzialmente risolta con robot elettrici autonomi più efficienti (ed economici: potrebbero ridurre i costi di consegna fino al 40%).
Dispositivi instancabili, certo, ma che possono anche operare nei momenti in cui c'è meno congestione del traffico.

Come è fatto il robot “saliscendi”
Il prototipo di UPC e CARNET può muoversi a una velocità massima di 20 chilometri orari (12,4 mph) e misura come un piccolo frigorifero. Ha sei ruote e può salire o scendere scale, con gradini fino a 20 centimetri (7,9 pollici) di altezza.
Gestire la distribuzione urbana delle merci è un'impresa molto costosa per le imprese di logistica. Trovare un posto adatto per scaricare e ricaricare i camion è difficile nelle città a causa della congestione urbana e della mancanza di parcheggi per il carico e lo scarico dei veicoli commerciali.