Nell’ultimo decennio abbiamo assistito alla costante crescita della diffusione dei pannelli solari. Questi strumenti, che si basano su un principio tanto semplice quanto efficace, possono aiutare le aziende a recuperare il giusto quantitativo di energia sostenibile.
Siamo ancora lontani dalle città sostenibili alimentate completamente da risorse rinnovabili, ma possiamo vantare una crescita consistente delle soluzioni basate sulle rinnovabili.
Una tecnologia sempre ”in laboratorio”: i ricercatori si stanno impegnando per migliorarne le prestazioni, fino ad ottenere pannelli solari in grado di assorbire la luce in arrivo da tutte le direzioni.
A questo risultato hanno cercato di pervenire gli scienziati dell’Università del Surrey e dell’Imperial College di Londra.
In seguito a diversi esperimenti, il team ha realizzato un pannello solare ultrasottile con il 25% di assorbimento in più rispetto ad altri pannelli delle stesse dimensioni.
Vediamo come ci sono riusciti e come funziona il nuovo pannello “a nido d’ape”.
I pannelli solari catturano la luce nelle diverse angolazioni

Il team ha lavorato ad un pannello dalla forma molto particolare, in grado di massimizzare la sua efficacia. Per realizzare questi nuovi pannelli solari, è stato utilizzato il silicio, un materiale flessibile e adatto allo scopo. Il dott.Marian Florescu (Advanced Technology Institute) ha spiegato qual è stata la difficoltà incontrata all’inizio e in che modo la forma ha aiutato il pannello ad assorbire ancora più luce.
Una delle sfide del lavorare con il silicio è che quasi un terzo della luce rimbalza direttamente su di esso senza essere assorbito e senza produrre energia. Uno strato strutturato attraverso il silicio aiuta ad affrontare questo problema e il nostro design a nido d’ape disordinato, ma iperuniforme, è particolarmente efficace.
Ancora biomimetica
Il nuovo design si ispira alle ali delle farfalle e agli occhi degli uccelli, sfruttando la natura per aiutare la tecnologia. I nuovi pannelli riescono ad attirare la luce da ogni angolazione disponibile, grazie alla loro rivoluzionaria superficie ricettiva.
Le potenziali applicazioni per questa nuova scoperta si muovono dal fotovoltaico alla tecnologia spaziale, creando un precedente unico nel mondo dell’energia sostenibile. Grazie al nuovo design, anche le aree con esposizione luminosa limitata potrebbero trarre beneficio dall’uso dei pannelli solari.
In riferimento al materiale e alla tecnica di realizzazione scelta, ACS Publications ha recentemente pubblicato un documento in cui definisce il progetto come “l’ultima soluzione economica, affidabile ed ecologica per sfruttare l’energia solare”.
Non ci resta che aspettare che il progetto attiri l’attenzione di partner commerciali di un certo livello. Se il gioco varrà la candela, molto presto potremmo vedere i pannelli a nido d’ape sui tetti delle grandi imprese.
Un grande passo verso un’industria decisamente più sostenibile.