La nuova nave autonoma di Orca AI ha completato il suo primo viaggio in solitaria (senza l’aiuto dell’uomo).
La società, che da anni produce soluzioni tecnologiche innovative per evitare le collisioni nel trasporto marittimo, ha lavorato a lungo alla creazione di questa straordinaria nave. Nonostante le sue 749 tonnellate di peso, l’imbarcazione di Orca è riuscita a portare a termine un viaggio di ben 40 ore evitando qualsiasi tipo di collisione. L’affollata baia di Tokyo non è riuscita a placare il suo percorso, che è stato completato evitando centinaia di collisioni diverse.
Questo esperimento si è presto trasformato in una grande occasione di festa, soprattutto per Orca AI. Dopo la sua fondazione nel 2018, la società ha lavorato duramente per creare una nave autonoma effettivamente funzionante, in grado di aumentare il livello di sicurezza in mare.
Garantiamo la sicurezza nei corsi d’acqua e nelle acque profonde rimanendo impegnati nella nostra visione di ridurre gli errori causati dall’uomo attraverso navi automatizzate intelligenti
Da uno statement dell’azienda
Il successo della nave autonoma Orca
La nave è quasi un modello per natanti del futuro: sensori e sistemi di sicurezza sono praticamente ovunque. Sfruttando la conoscenza di Orca nell’intelligenza artificiale e le tecnologie di sicurezza navale già esistenti, l’esperimento è stato un vero e proprio successo. Abbiamo già raccontato di navi automatiche, ma questa è in assoluto la più avanzata vista fino ad ora.
Non si tratta di procedere in linea retta: questa nave autonoma (chiamata Suzaka) è riuscita a navigare in sicurezza attraverso corsi d’acqua a dir poco affollati. Non ci sorprende la felicità di Yarden Gross, fondatore e CEO di Orca AI:
Il primo viaggio autonomo commerciale al mondo è una pietra miliare significativa in questo viaggio e ci aspettiamo di vedere le grandi compagnie di navigazione implementare tecnologie avanzate di intelligenza artificiale e computer vision per concretizzare la visione della spedizione autonoma.
Suzaka è partita dalla baia di Tokyo, seguendo un percorso complesso fino al porto di Tsumatsusaka (baia di Ise). Ha percorso circa 790 chilometri, attraversando un tratto particolarmente trafficato.
Durante tutto il tragitto, è riuscita ad evitare più di 400 altre imbarcazioni. Gli esperti hanno contato 107 manovre di prevenzione delle collisioni, tutte guidate da un’intelligenza artificiale. Un sistema che ha dotato la nave autonoma ad avere una visione a 360°, grazie alle 18 telecamere installate a bordo della nave.
E’ questo il futuro delle imbarcazioni?