Jie Yin e i suoi colleghi alla North Carolina State University hanno modellato un piccolo rettangolo di materiale simile alla gomma infuso con cristalli liquidi in un soft robot a forma di spirale. Quando la superficie su cui è posizionato il robot viene riscaldata ad almeno 55°C, le parti del soft robot che la toccano si riscaldano e si espandono, mentre le altre rimangono statiche.
Risultato? Un movimento di torsione che fa muovere il soft robot a velocità di quasi 4 millimetri al secondo.
La ricerca è stata pubblicata su PNAS, e ve la metto qui.
Il formato di pasta che piace al futuro

Vi dico subito che questo soft robot non ha capacità di calcolo, ma può fare ugualmente cose complicate: ad esempio muoversi all'interno di labirinti. Come fa Quando raggiunge un ostacolo, ha due possibilità: o il suo orientamento cambia leggermente e può continuare a muoversi, o spinge contro l'ostacolo finchè la su tensione non cambia, modificando la sua forma (e facendolo spostare).
Questo comporta il fatto che il soft robot continuerà a girare per seguire la nuova direzione finchè non troverà la via d'uscita.
Nei test, il dispositivo lungo 12 centimetri e dalla forma (un italiano non può fare a meno di notarla) di un fusillo è stato in grado di rotolare su superfici lisce, sabbia e ciottoli. Plus: può muoversi anche in salita su pendenze fino a 15 gradi, e spingere un 'carico' pari al suo peso: 0,3 grammi.
Soft robot di materia intelligente
Qual è il segreto di questo e di altri soft robot attualmente allo studio in tutto il pianeta? Yin dice che le capacità di questi dispositivi sono circoscritte nell'intelligenza dei materiali (la loro capacità di reagire a stimoli come il calore o la luce) e nell'intelligenza strutturale, che sfrutta questi materiali per creare comportamenti complessi.
"Senza entrambe le cose, non funzionerà", dice il ricercatore.
Questo aggeggio tecnicamente non è un robot: è un pezzo di gomma speciale a forma di pasta. Le sue performance però sono come quelle di un robot. Progettarli in modo ancora più articolato potrà dare loro capacità ancora più avanzate.
Il risultato saranno soft robot molto economici, capaci di esplorare ambienti esterni ed anche interni al corpo umano. Stay tuned.