Meta è la società madre di Facebook, Instagram e Whatsapp capitanata dal colosso Mark Zuckerberg. Nonostante Zuckerberg si ritrovi sotto la quindicesima posizione degli esseri umani più ricchi del pianeta secondo Forbes (benché non molto tempo fa fosse assai più in alto), la sua società Meta avrà sicuramente un ruolo centrale nell’economia del prossimo decennio e probabilmente nelle vite di tutti noi.
Superata l’epoca di un semplice e superato internet, ci troviamo alle porte del metaverso, un nuovo modo di connettersi alla realtà (digitale). Il metaverso consiste infatti in un mondo interamente digitale e immersivo al punto da ricreare la vita, quella vera, tramite la cosiddetta realtà aumentata. L’obiettivo è quello di portare il web dal 2D al 3D. E Meta pensa di farlo anche con una nuova scuola. Pardon, una ‘academy’.
Imparare un mondo nuovo
In collaborazione con Simplon.co, azienda sociale e solidale francese dedicata alla formazione digitale, Meta lancia in Francia per il prossimo anno accademico la “Metaverse Academy“, una scuola gratuita dedicata esclusivamente al metaverso.
Le due organizzazioni hanno annunciato il lancio di questo progetto in un comunicato stampa congiunto pubblicato il 12/06. La Metaverse Academy prevede di formare nel primo anno circa 100 studenti provenienti da città come Nizza, Lione, Marsiglia e Parigi. La formazione riguarderà principalmente due ruoli: sviluppatori specializzati in tecnologie immersive e tecnici di assistenza e supporto.

Cosa sappiamo per ora della metaverse academy?
Laurent Solly, vicepresidente di Meta per il Sud Europa, ha assicurato che il futuro della scuola sarà “libero, territoriale, innovativo e incentrato sull’occupabilità”. Ha poi aggiunto:
Grazie a questa forte partnership con un attore chiave, Simplon, la Metaverse Academy è un primo passo che contribuirà ad anticipare l’accelerazione degli utilizzi [del Metaverso] e a formare i futuri costruttori del metaverso. Vogliamo partecipare alla creazione di un metaverso collettivo, creando posti di lavoro sostenibili per l’intero ecosistema digitale
Il cofondatore di Simplon, Frederic Bardeau, ha dichiarato che la didattica sarà faccia a faccia e i progetti si concentreranno sulle interazioni 3D e sul mondo virtuale immersivo. Il progetto si concentrerà inoltre sulla diversità, con l’obiettivo di Solly di avere il 30% di donne nella prima coorte.
Insomma, che futuro ci aspetta?
Sia Meta che Simplon hanno sottolineato la necessità di programmi di formazione di questo tipo in quest’epoca, dato che l’80% dei lavori che esisteranno nel 2030 non sono ancora stati inventati, almeno secondo Meta e Simplon. L’ottobre dello scorso anno Meta aveva dichiarato di voler creare almeno 10.000 posti di lavoro nei prossimi cinque anni, solo per costruire il metaverso (chissà poi per popolarlo). L’Academy servirà anche a questo.
Se tutto questo si avvererà solo il tempo potrà dircelo, nel frattempo attendiamo e ci dedichiamo all’unica realtà di cui, per ora, disponiamo.