Ok, le turbine eoliche producono solo 11 grammi di carbonio per chilowattora (rispetto al gas naturale, che ne produce 450 grammi), ma i miglioramenti fanno sempre piacere. Per questo sul banco degli imputati ora c’è l’acciaio usato per le torri eoliche: si può fare senza?
A quanto pare si: il produttore svedese Modvion ha iniziato a costruire torri eoliche in legno, attraverso la collaborazione con Stora Enso, una delle più antiche aziende di legname del mondo.
Vecchio stile, ma più efficiente
Modvion ha sviluppato torri eoliche in legno già qualche anno fa. Il prototipo più recente fu stato ultimato nel 2020 e raggiungeva i 9 metri (30 piedi) di altezza. Ora l’azienda sta lavorando a torri eoliche tre volte più alte.
“Per risolvere la crisi climatica, abbiamo bisogno di più energia rinnovabile, specie quella eolica, e di un maggiore utilizzo di costruzioni sostenibili in legno. Possiamo consentire entrambe le cose,” dice Otto Lundman, CEO di Modvion.
Modvion sta producendo enormi fogli curvi di impiallacciatura di legno laminato (LVL) che saranno incollati insieme per formare le sezioni tubolari delle torri eoliche. Le versioni in acciaio sarebbero molto più pesanti e difficili da trasportare. Usando il legno al posto dell’acciaio, le emissioni di carbonio derivanti dalla produzione possono essere ridotte del 90% o più.
Plus: lo stesso legno delle torri eoliche immagazzinerà carbonio.
Una struttura in legno come questa immagazzina 1,8 tonnellate di CO2 per ogni tonnellata di legno. Se considerate che il peso di queste torri eoliche in versione finale varierà da 180 a 300 tonnellate, la capacità di stoccaggio della CO2 sarà di circa 540 tonnellate. Interessante davvero.
Non solo, a sentir Modvion, le torri sono resistenti come quelle d’acciaio, ma pesano molto meno, e non necessitano di essere rinforzate. La laminazione del legno rende queste strutture eoliche anche impermeabili all’acqua.
Un bel colpo in un mondo che, secondo la IEA, ha bisogno di circa 30.000 turbine eoliche all’anno in più per arrivare allo zero netto nelle emissioni entro il 2050. Il legno potrebbe giocare un ruolo cruciale: e se lo coltivassimo in laboratorio?