La città di New York sta valutando la possibilità di implementare un sistema di corsie a pagamento nelle aree più congestionate, consentendo agli automobilisti di entrare gratuitamente ma di pagare una tariffa aggiuntiva: un pedaggio se attraversano le aree più nevralgiche.
La Metropolitan Transportation Authority ha affermato mercoledì che la valutazione ambientale (a lungo ritardata) dovrebbe essere rilasciata il prossimo mese dalle autorità di regolamentazione. Sono in corso di definizione anche i prezzi, gli sconti e le esenzioni del piano.
Congestion pricing: è un buon modello?
La pratica del “congestion pricing” è già utilizzata in luoghi come Londra, Singapore e Stoccolma. Come funzionerebbe “alla newyorkese”? Gli automobilisti che entrano a Manhattan a partire dalla 60a strada pagherebbero un pedaggio automatizzato. Il denaro sarebbe usato per finanziare il miglioramento della metropolitana e degli autobus cittadini.
Nota bene: mentre i livelli di traffico veicolare sono tornati a livelli pre-pandemia, quelli della metropolitana nella ‘Grande Mela’ sono ancora al 60%, facendo arrancare economicamente tutto il sistema dei trasporti cittadini.
Pedaggio in centro città: le fasi dell’approvazione
Il congestion pricing dovrebbe essere implementato prima del dicembre 2023: un traguardo lungo e difficile, se pensate che l’amministrazione newyorkese aveva approvato la misura nel 2019, poi rinviata al 2021 causa pandemia. Ora, finalmente, i passi decisivi. Il rilascio dell’approvazione ambientale segnerà l’introduzione di fatto della regola, fino all’applicazione pratica del prossimo anno.
Che ne pensate? Potrebbe funzionare nel centro storico delle città italiane, sarebbe un buon metodo per bilanciare le risorse finanziarie e dare più ossigeno ai mezzi pubblici? A New York il consenso non è unanime, ma è bene dire che gli automobilisti pagano già un pedaggio anche per passare sui ponti della città.
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