Quando si tratta di cinema, il futuro è spesso associato alla fantascienza: un elemento essenziale di questa forma d'Arte fin dalla sua nascita. Chi di noi non ricorda l'immagine della navicella che si schianta "in un occhio" della luna, nel film tratto dal romanzo di Jules Verne del 1902, "Un viaggio sulla Luna"? Più tardi, nel suo film "Metropolis" del 1927, Fritz Lang diede vita a un vasto paesaggio urbano di grattacieli Art Déco attraversati da auto volanti e treni monorotaie. "Metropolis" è ambientato nel 2026, a qualche anno da oggi. Possiamo dire con certezza che le previsioni di Lang non si avvereranno.
E sono in buona compagnia: sono tanti i film che hanno sbagliato previsioni. Eccone 10 per voi. . (C'è anche un video, se volete vederlo: e approfittiamo per dirvi di iscrivervi al nuovo canale youtube di Futuroprossimo! Ne stiamo preparando altri.)
Replicanti, macchine volanti e videochiamate 'al cubo' (Blade Runner)

Nel 2019, il film "Blade Runner" mostra una Los Angeles cupa e inquietante con enormi cartelloni pubblicitari digitali, ciminiere industriali fumanti ed enormi piramidi circondate da automobili ronzanti nel cielo notturno. Certo, il centro di Los Angeles si è sviluppato molto negli ultimi 40 anni, ma niente di tutto questo.
La Los Angeles di Ridley Scott è molto diversa: in particolare gli umanoidi replicanti, che mostrano intelligenza, agilità e somiglianza umana di gran lunga maggiori rispetto alla tecnologia robotica odierna, che al confronto è davvero rudimentale.
Eppure, qualcosa di più avanzato oggi c'è: in una scena, Deckard (Harrison Ford) fa una videochiamata con Rachel (Sean Young) che sembra quasi ridicola: i nostri smartphone sono molto più avanzati di quella specie di reliquia usata nel film :)
Il giorno del giudizio (Terminator 2)

Ancora Los Angeles, stavolta il 29 agosto 1997. In "Terminator 2" quel giorno va addirittura in scena una vera e propria Apocalisse. Le sue conseguenze dirette non vengono mostrate, perchè il film fa un salto in avanti di due decenni, ma si intuisce cosa è successo. La città è stata ridotta a un deserto grigio e cosparso di macerie, scheletri e acciaio contorto. Sarah Connor (Linda Hamilton) spiega che tre miliardi di persone sono morte nel Giorno del Giudizio, vittime di un "incendio nucleare" scatenato da una malvagia intelligenza artificiale chiamata Skynet.
Per fortuna, il vero 29 agosto 1997 non c'è stato niente di questo. Oddio, un evento lo segnalo: quel giorno è nata Kibble. Non vi dice niente? Beh, dopo qualche anno avrebbe cambiato il suo nome in Netflix. In altri termini: il giorno del Giudizio c'è stato solo per i DVD. Per ora. Ma se considerate che qualcuno ci avvisa del fatto che le intelligenze artificiali stanno davvero diventando senzienti, forse un piccolo avvertimento ci conviene coglierlo.
Totalitarismo sovranazionale estremo (1984)

Il "1984" di Michael Radford è l'adattamento cinematografico del famosissimo romanzo di George Orwell. Come il libro, il film descrive un superstato autoritario chiamato Oceania che copre Gran Bretagna, Irlanda, Americhe, Australia, Nuova Zelanda e un'ampia fascia dell'Africa meridionale.
Indovinate in che anno si svolge? Esatto. Il protagonista, Winston Smith, è un umile lavoratore del Ministero della Verità in questo paese governato da Ingsoc, un regime totalitario che opera con lo slogan "La guerra è pace. La libertà è schiavitù. L'ignoranza è forza". Ispirato da Germania nazista e Unione Sovietica, Ingsoc controlla la popolazione con diverse misure estreme, tra cui la Polizia del pensiero, un'organizzazione di polizia che utilizza microfoni, teleschermi, informatori e altri strumenti di sorveglianza per sradicare il "crimine mentale".
Fortunatamente, nel vero 1984 non esisteva alcuna nazione chiamata Oceania. Non c'era nemmeno la polizia del pensiero, né il concetto di "crimine mentale". Eppure, il timore è che le previsioni di "1984" si avvicinino sempre di più ad una forma di realtà, tra neolingua abusata da media e politici, e uso diffuso di "ficcanasi elettronici" sotto forma di trojan informatici.
Fame, cambiamenti climatici e sovrappopolazione (Soylent Green)

Saremmo quasi tentati di dire che questo film ha indovinato le sue previsioni. Dopotutto fame, cambiamenti climatici e sovrappopolazione sono tutti problemi di questi anni, ma non nella misura rappresentata in "Soylent Green". Un film del 1973 che immaginava la New York del 2022 (in Italia è uscito proprio col titolo "2022, i sopravvissuti") come un paesaggio infernale arido e distopico. Il preambolo del film delineava lo stato generale di un'umanità concentrata all'inverosimile nelle città: megalopoli sporche e disfunzionali dove fame e ingiustizia dilagano.
Ok, confrontiamo seriamente il film con la realtà. La New York di "Soylent Green" è popolata da oltre 40 milioni di persone. Quella odierna ospita "solo" 18,8 milioni di abitanti. Nel film, la massiccia sovrappopolazione mette a dura prova l'approvvigionamento alimentare, costringendo i newyorkesi a mangiare cibi sintetici. Ci sono accostamenti, è vero: l'industria alimentare "sintetica" sta crescendo e potrebbe valere 10 miliardi di dollari entro il 2028, ma almeno non è fatta con esseri umani (mi spiace se vi ho spoilerato qualcosa, ma dopo 50 anni mi sento autorizzato a farlo).
Show televisivi con omicidi (The Running Man)

Ve la faccio breve: i reality TV di oggni non sono ancora degenerati al punto da mostrare un vero e proprio omicidio. Tuttavia, nel film del 1987 "The Running Man" (In Italia "L'implacabile") ci si aspettava un 2017 con spettacoli di questo genere. Il film di Paul Michael Glaser descrive uno stato di polizia americano in cui presunti criminali vengono mutilati e uccisi in televisione per distrarre le persone dalla tirannia del governo e dalle continue disfunzioni sociali.
Il presentatore dello spettacolo, Damon Killian (Richard Dawson), è molto felice di raccontare la sofferenza dei detenuti. Ma quando presenta il concorrente Ben Richards, un muscoloso ragazzone incastrato ingiustamente, scopre pane per i suoi denti. Richards, sapete, è interpretato da Arnold Schwarzenegger: devo aggiungere altro?
Cataclisma Maya (2012)

"2012" di Roland Emmerich è un divertente film catastrofico sulla profezia Maya che avrebbe dovuto avverarsi il 21 dicembre 2012, la data finale del calendario Maya lungo 5.125 anni. Alcuni hanno ipotizzato che questa data significasse la fine del mondo: un mare di libri e dibattiti ci ha girato intorno a lungo, salvo renderci tutti conto che forse avevamo interpretato male la cosa.
Ciò nonostante, niente di tutto ciò ha impedito alla Sony-Columbia di spendere circa 200 milioni di dollari per un film che mostra la distruzione di quasi tutti i monumenti famosi del mondo, sia naturali che artificiali. A suo modo, uno spettacolo liberatorio.
Infertilità globale (I figli degli uomini)

"Children of Men" è un film del 2006 ambientato nel 2027, e descrive i risultati di due decenni di infertilità umana. Un fenomeno che ha distrutto la maggior parte del mondo e ridotto il Regno Unito a una zona di guerra. Il protagonista è Theo (Clive Owen), un cinico burocrate arruolato per aiutare un movimento di resistenza che lotta contro il tirannico stato di polizia che governa da quelle parti.
Il regista Alfonso Cuaron è stato elogiato per le sue avvincenti sequenze, in una capitale inglese appena più sciatta di oggi.
A parte questa nota estetica, le previsioni del film non hanno centrato il bersaglio: già nel 2006, anno dell'uscita del film, l'Office for National Statistics inglese stimò che la popolazione britannica sarebbe aumentata da 60 milioni nel 2006 a 65 milioni nel 2016, e a 70 milioni nel 2028. E stiamo andando addirittura più forte: nel 2022 la popolazione del Regno Unito è già a 68,2 milioni.
A saperlo, Clive Owen si sarebbe risparmiato parecchia fatica.
Invasione aliena (Edge of Tomorrow)

Basato sul racconto breve "All You Need Is Kill" dell'autore giapponese Hiroshi Sikurazaka, "Edge of Tomorrow" (in italia "Senza Domani") parla di un'invasione aliena ostile nell'anno 2015. Beneagurante, se considerate che è uscito nel 2014! Il film segue il maggiore William Cage (Tom Cruise) mentre naviga in un loop temporale e combatte di continuo grandi battaglie contro alieni che sembrano sapere in anticipo tutte le mosse.
Per fortuna, abbiamo superato il 2015 senza essere invasi dagli alieni e nessun esercito ha schierato truppe che indossavano elaborate tute da battaglia. Più che altro scomode: nel film non trasportavano armi a mano, ma erano dentro una sorta di esoscheletro piuttosto scomodo. Sarà per questo che vengono ammazzati per buona parte delle scene?
Viaggi su Giove (2001: Odissea nello spazio)

I nostri anni '20 stanno vedendo l'inizio di una nuova corsa allo spazio, trainata dal settore commerciale più che dalla NASA. L'11 luglio 2021 è salito lassù Richard Branson, CEO di Virgin Galactic. il 21 luglio dello stesso anno è stata la volta di Jeff Bezos, il papà di Amazon.
Pagine di storia, ma niente in confronto a quelle che descrivono il turismo spaziale nel film "2001: Odissea nello spazio". Lì ci sono voli con equipaggio che hanno per destinazione Giove, il pianeta più grande del sistema solare. Oggi abbiamo già mandato ben 9 navicelle su quel pianeta, ma erano minuscole rispetto al veicolo spaziale Discovery One visto nel film.
Credo che la tecnologia dovrà migliorare notevolmente prima di vedere avverarsi le previsioni di Kubrick.
Lo Squalo 19 (Ritorno al futuro Parte II)

In "Ritorno al futuro, parte II", Marty McFly si ritrova nel 2015, dove assiste a un cinema con un cartellone olografico di "Jaws 19". L'ologramma avanza e quasi lo morde! All'epoca il film "Lo Squalo" era amatissimo e lanciatissimo, ma non avrei scommesso nemmeno allora di vederne altri 15 sequel (nel 1989, all'uscita di "Ritorno al Futuro parte II", si era già a "Lo Squalo IV").
Eppure, anche io (come Robert Zemeckis) feci un errore: non considerai che il vuoto lasciato da "Lo Squalo" sarebbe stato riempito dalla serie di "Sharknado".
Grande Giove!