Ad anni di distanza dall’introduzione della raccolta differenziata, ancora oggi troppo spesso la gente non si occupa di separare i rifiuti, o semplicemente non capisce in quali bidoni vanno i diversi materiali.
Un po’ come le calcolatrici che vengono incontro a persone con sempre meno capacità di calcolo, molte startup cercano di ovviare ai nostri problemi realizzando tecnologie in grado di separare i rifiuti per noi. Una di queste si chiama AMP Robotics e ha realizzato impianti robotizzati (raccoglitori e nastri trasportatori) su larga scala.

E per chi vuole separare i rifiuti da sé?
CleanRobotics lavora ad una soluzione più capillare: un “bidone” dei rifiuti robotizzato e dotato di intelligenza artificiale. Il suo punto di smaltimento, dice l’azienda, è già in grado di riconoscere e separare i rifiuti con una precisione superiore al 90%. Non è perfetta, ma di certo è molto superiore a quella degli esseri umani.
"Le regole per separare i rifiuti sono un ambigue, e i consumatori sono spesso così confusi che la loro precisione di riciclaggio è meno che casuale, portando a materiali riciclabili altamente contaminati," affermato il CEO Charles Yhap in un comunicato. "Il nostro sistema migliora la separazione dei materiali, aumentando il riciclo e riducendo i rifiuti".
Come funziona TrashBot?
Grazie all'intelligenza artificiale e all'apprendimento automatico di cui è dotato, il selezionatore di rifiuti raccoglie continuamente dati per migliorare il processo di differenziazione. "Il cestino del futuro non si ferma qui", sottolinea CleanRobotics. E grazie alla connettività cloud, l'esercito di TrashBot diventerà sempre più intelligente nel tempo.
Con conseguenze “collaterali” facilmente immaginabili. Una su tutte: nessuna indagine di mercato attuale sarà mai efficace come quelle che deriveranno dai dati sui rifiuti gettati. Le aziende sapranno esattamente e in tempo reale, dai sistemi come TrashBot, quando e quanto i loro prodotti sono graditi, acquistati, consumati.
Il robottone intelligente saprà separare i rifiuti, e ovviamente rovistare tra le cose che gettiamo. La spazzatura, mai come ora, è oro.