Harrison Ford, 80 anni, ha fatto discutere per il suo “nuovo” ruolo: quelllo di Indiana Jones, che interpreterà per quella che sarebbe l’ultima volta. Tuttavia, nel prossimo “Indiana Jones 5” apparirà molto più giovane, anche se sono passati 40 anni dalla prima volta.
Indiana Jones 5 (ambientato nel 1944, 8 anni dopo gli eventi de “I predatori dell’arca perduta”, il film del 1981) rivedrà in azione il simpatico archeologo avventuriero. Avremmo accettato di vedere un Indiana più vissuto (in fondo un altro mostro sacro, Sean Connery, apparve in età avanzata come papà del personaggio di Harrison Ford), ma lo star system non si ferma davanti a dettagli come anagrafe e genetica.
Gli spettatori vedranno un Harrison Ford ringiovanito da effetti visivi e dalla tecnologia deepfake, che (Come spesso racconto su questo blog) ci stupirà sempre più profondamente.
Indiana Jones 5, chi è questo bel giovanotto?
Non è stata una produzione facile, né corta. Un anno fa, in sequenza, Ford si ferì più volte durante le riprese, e la morte di un membro dello staff rallentò ulteriormente la lavorazione. Oggi ci siamo quasi, e iniziano ad emergere dettagli di questo finale della pentalogia diretta da Steven Spielberg (che per l’occasione, però, “delegherà” la regia a James Mangold).
Tra questi, il fatto che (almeno nelle sequenze iniziali) vedremo un giovane Harrison Ford. Come hanno fatto? Il team della Industrial, Light & Magic ha mescolato vecchi filmati di Ford dei film precedenti con nuovi filmati girati apposta.
“La mia speranza,” dice la produttrice Kathleen Kennedy, “è che tu guardi Indiana Jones 5 e pensi, ‘Oh mio Dio, hanno appena trovato delle riprese. Questa è stata una cosa che hanno girato 40 anni fa’”.
“Un po’ inquietante”
Sono le prime parole dell’attore americano alla vista di un sé stesso ringiovanito elettronicamente nelle prime sequenze di Indiana Jones 5. Dovrà farci l’abitudine: la tecnologia Deepfake è un processo che utilizza l’intelligenza artificiale proprio per creare video di persone che fanno o dicono cose che in realtà non hanno mai fatto o detto. In fondo è il principio stesso della recitazione, no?
Un possibile uso massivo della tecnologia deepfake sarà proprio quello di creare nuovi video (o interi film) con attori che non ci sono più, o far apparire giovani attori ora invecchiati. Questo consentirebbe agli attori di continuare ad apparire nei film anche dopo la loro morte, o se loro non potranno più recitare: ne sa qualcosa Bruce Willis, “sospettato” addirittura di aver venduto i diritti di immagine sul suo viso.
“Non credo di voler nemmeno sapere come funziona”, dice Harrison Ford. «Non mi fa venire voglia di essere giovane, però. Sono contento di essermi guadagnato la mia età”. Eppure, in Indiana Jones 5 saranno “giovani” anche gli abiti veri: la giacca originale del primo film tornerà sulle spalle del “vero” Indiana.