"Di buone intenzioni è lastricato l'Inferno": ci avete pensato tutte le volte che decidete di riempire il frigo di cibi sani? Tanto li mangerete in pochi giorni, giusto? Poi la realtà entra in scena: il cavolo inizia ad appassire, le carote diventano molli, i frutti di bosco si ricoprono di muffa. Addio, frullato detox! Ci siamo tanto amati, idea di fare la dieta!
Non sarebbe fantastico se si potesse acquistare un piccolo purificatore d'aria che sta all'interno del frigorifero e riduce la carica batterica dei cibi, mantenendoli freschi più a lungo? Shelfy fa proprio questo.
Questo gadget, che sta chiudendo proprio di questi tempi la sua campagna di finanziamento su Kickstarter, sembra un modemo finito fuori strada. Tutto bianco, minimalista, nel frigo non dà nell'occhio e occupa meno di un brick di latte da un litro, ma riduce i cattivi odori dell'80%, abbatte la carica batterica del 90% e prolunga un bel po' la durata di conservazione dei cibi.

Come si usa il purificatore d'aria per frigo?
Basta selezionare la modalità desiderata tra le 3 disponibili (eco, standard o boost), posizionarlo in frigo e stop. Fine. I cibi a "decomposizione rapida" come le fragole dureranno una settimana, quelli più tosti, tipo le zucchine, fino a 22 giorni. E così via.
Gli sprechi alimentari costando miliardi a comuni e famiglie, sono tra i principali fattori che contribuiscono a crisi ambientali come il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e l'inquinamento. Richiedendo tonnellate di risorse e terra per coltivare cibo che le persone finiscono per non mangiare. Non esiste.
Se considerate il fatto che nei nostri frigoriferi c'è una proliferazione di muffe e batteri superiore all'esterno, forse purificare il loro ambiente interno ha senso. Anche perchè custodisce quello che mangiamo.

Come funziona Shelfy?
Il nucleo del dispositivo è una combinazione di tre elementi: uno speciale filtro ceramico, una ventola silenziosa e una batteria per aspirare l'aria all'interno del frigorifero, facendola passare attraverso un filtro fotocatalitico che distrugge gli inquinanti. Ogni tanto, l'aggeggio avviserà che serve rimuovere il filtro (e lavarlo sotto acqua corrente), o che si sta scaricando.
Plus: Shelfy monitora anche gli sprechi energetici, contando quante volte apri lo sportello del frigo e calcolando la dispersione. Vi vedo, che andate a fare lo spuntino notturno e per pigrizia usate la luce del freddo custode per illuminare le vostre malefatte.
Purificazione dei cibi made in Italy
Il mio paese è ai vertici mondiali per la qualità del cibi, e conta diverse eccellenze nello studio di come produrli e conservarli. Sarà per questo che i progettisti di Shelfy si sono rivolti al Laboratorio FPM (Food Packaging Materials), un polo tecnologico italiano ed europeo con un team di circa 400 esperti tra ingegneri, fisici, chimici e microbiologi. Uno straordinario centro di eccellenza, specie per le aziende del settore alimentare e del packaging, che ha aiutato Vitesy, la startup di Shelfy, a sviluppare il suo progetto.
Questa collaborazione ha dato vita a un filtro sostenibile basato sui nanomateriali, che non va sostituito ma solo lavato in acqua. E a una tecnologia fotocatalitica che assorbe gli inquinanti e li rende innocui.
Tanta roba in una piccola idea! Chissà se prenderà piede prima della muffetta sullo stracchino che ho comprato ieri.