Nel magico mondo della micromobilità elettrica gli scooter, i quadricicli e le biciclette sono ormai quasi uno standard. Se mi chiedete di immaginare un veicolo che possa fare la sua figura nel prossimo futuro, però, immagino (anzi sogno) una sorta di triciclo ecologico. Per questo, quando vedo concept in giro come questo Echo mi si drizzano le orecchie. Si tratta di un veicolo a tre ruote dal design piuttosto radicale: più agile di una quattro ruote e più sicuro di un due ruote, è l’equilibrio perfetto per il mezzo di trasporto del futuro. C’è solo un piccolissimo problema: non è per umani, fa tutto da sé. È autonomo.
Echo, un mezzo autonomo diverso per un mondo diverso
Fate un passo in avanti e immaginate un triciclo autonomo, pronto per il mondo degli anni ’30. Ci sembra molto vicino, ma su certi aspetti (mettiamoci anche quelli legati ai trasporti) potrebbe anche essere radicalmente diverso. Questo Echo sembra uscito da un film di fantascienza in un mondo distopico. Progettato dai designer e artisti Roman Dolzhenko (una “vecchia conoscenza” di questo sito) e Dmitry Voronezhtsev, questo triciclo (lo chiamerei “Trike”, ma i puristi dell’italiano poi mi bacchettano) è un esempio di ciò che sarà possibile con la guida autonoma di livello 5. Molte delle attività gravose (e forse anche attività talvolta pericolose: a S.Francisco fischieranno le orecchie) saranno affidate a “veicoli robot” alimentati dall’intelligenza artificiale e a guida autonoma, che scorazzeranno per le città. Potranno consegnare cibo, pattugliare aree a rischio, ritirare la spesa, e altro. Magari con un design più rassicurante di questo.
Non lo trovate bello?
Il concept autonomo ECHO ha tre ruote senza mozzo, con le due anteriori rinforzate da sistemi di sospensione per affrontare qualsiasi urto sulla strada. L’assenza di un sedile per il pilota dice tutto: manca solo di vederlo in giro attorniato da qualche robot della Boston Dynamics (Volete cani? Spot. Volete umanoidi? Atlas). Robocop, scansati.
Questo triciclo, per sintetizzare, è chiaramente progettato pensando ad un futuro urbano dominato da veicoli elettrici (o magari a idrogeno) a guida autonoma. Che dite? Magari anche meno, eh? Alla fine, però, potrebbe perfino non essere poi così inverosimile, tra dieci anni.