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Medicina

L'influenza aviaria inizia a far paura, ma stavolta va evitato un altro incubo

Influenza aviaria: come il virus H5N1 potrebbe passare dagli uccelli agli esseri umani, e perchè dobbiamo evitare l'isteria del Covid

19 Marzo 2023
Gianluca RiccioGianluca Riccio
⚪ 4 minuti
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Distratti dai venti di guerra, i media non enfatizzano la cosa (e in fondo è un bene), ma stiamo assistendo alla più grande epidemia di influenza aviaria mai registrata nella Storia conosciuta.

Milioni di polli, tacchini, anatre e oche sono stati abbattuti, e migliaia di uccelli selvatici sono morti a causa del virus H5N1. I virologi di mezzo mondo stanno seguendo con attenzione l'evoluzione dell'epidemia: e lentamente il senso di pericolo sta aumentando. È giustificato?

Quanto è pericoloso il virus H5N1 per gli esseri umani?

L'H5N1 è un virus influenzale che colpisce principalmente gli uccelli. Finora, meno di 900 persone in tutto il mondo sono state infettate dal virus, e circa la metà di loro è morta. Al momento l'influenza aviaria non si trasmette facilmente tra gli esseri umani: la maggior parte delle persone infette ha contratto il virus direttamente da polli, tacchini, anatre o oche. Per questo, l'H5N1 non ha ancora causato un'epidemia o una pandemia umana.

influenza aviaria
Il Perù ha decretato un'emergenza sanitaria di 90 giorni nel dicembre 2022 dopo che più di 13.000 pellicani sono morti sulle sue spiagge, forse infetti da H5N1. Agenzia Klebher Vasquez/Anadolu tramite Getty Images

E allora perché i timori sull'influenza aviaria stanno crescendo?

Ci sono tre motivi principali per cui l'attenzione mediatica sull'influenza aviaria è cresciuta.

L'articolo prosegue dopo i link correlati

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  1. L'attuale epidemia di influenza aviaria, causata dalla variante H5N1 2.3.4.4b, è davvero la più grande mai registrata in tutti i tempi.
  2. Il virus H5N1 sta infettando un numero crescente di specie di uccelli e mammiferi, aumentando la sua diffusione geografica e generando nuove varianti.
  3. L'H5N1 sembra trasmettersi efficacemente tra individui di almeno una specie di mammiferi, i visoni, come è stato osservato in Spagna nel 2022. Anche molti leoni marini in Perù sono stati colpiti dall'influenza aviaria. Se il virus può diffondersi tra visoni e forse leoni marini, potrebbe farlo anche tra gli esseri umani.

Cosa potrebbe favorire la diffusione dell'H5N1 tra gli esseri umani?

L'influenza aviaria colpisce principalmente l'intestino degli uccelli e si diffonde attraverso le feci presenti nell'acqua. Al contrario, l'influenza umana colpisce il tratto respiratorio e si diffonde attraverso la respirazione e la tosse. Per infettare efficacemente i mammiferi, i virus dell'influenza aviaria devono mutare in diversi modi.

Influenza aviaria
L'influenza aviaria è trasmessa principalmente da uccelli selvatici, come queste oche delle nevi

Una delle mutazioni più importanti riguarda la capacità del virus di infettare una parte specifica del corpo. E sappiamo che mutazioni di questo tipo sono possibili.

I virus dell'influenza aviaria e umana utilizzano recettori chiamati acidi sialici, presenti sulla superficie delle cellule. I virus dell'influenza aviaria, come l'H5N1, sfruttano una versione chiamata acido sialico α2,3-linked, mentre i virus dell'influenza umana utilizzano l'acido sialico α2,6-linked (la variante predominante nel tratto respiratorio superiore umano).

Per scatenare l'infezione umana, l'H5N1 dovrebbe mutare per utilizzare l'acido sialico α2,6-linked come recettore. È questo il motivo di preoccupazione, poiché diversi studi hanno dimostrato che una o due mutazioni nel genoma virale potrebbero essere sufficienti per questo passaggio.

Possiamo prevenire l'influenza aviaria, ad esempio sviluppare un rimedio preventivo?

In una parola: no.

Con i virus dell'influenza aviaria non è possibile creare vaccini umani efficaci in anticipo, perché non si sa esattamente quali saranno le caratteristiche genetiche del virus se iniziasse a diffondersi tra gli esseri umani. Al momento, il modo migliore per proteggersi dall'H5N1 è evitare il contatto con gli uccelli infetti.

E nel mentre, che vi fidiate o no, le autorità sanitarie e molti laboratori di ricerca stanno lavorando insieme per monitorare la situazione dell'H5N1 e prevenire la possibilità di una pandemia umana.

Perchè possiamo (e dobbiamo) evitare che diventi un altro incubo

La sorveglianza al momento è alta, e ancora più decisa è stata l'attività di contenimento e disinfezione di allevamenti e aree sensibili. La ricerca studia le possibili dinamiche delle mutazioni e gli enti come il Centro per il Controllo delle Malattie studiano piani di emergenza e diffondendo linee guida per evitare ogni genere di contagio.

La pandemia di COVID-19 ha aumentato la consapevolezza e la preparazione globale alle malattie infettive emergenti. Per questo abbiamo il dovere di agire con più razionalità: i cittadini possono evitare di essere sopraffatti dal panico, le istituzioni possdono evitare di prendere decisioni di impulso che potrebbero rivelarsi non solo sbagliate, ma controproducenti.

In sintesi: è giusto tenere alta l'attenzione (non toccate animali morti e cuocete bene il pollame) ma questa volta la parola chiave è "lucidità".

Tags: CoronavirusPandemia


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