Nell’affascinante mondo del ciclismo professionistico, dove ogni secondo è prezioso e l’aerodinamica regna sovrana, è arrivato un casco che ha catturato l’attenzione di tutti i ciclisti: l’Aerohead II.
Frutto di una collaborazione tra Giro, noto produttore di caschi americano, e il Team Visma/Lease a Bike, squadra ciclistica olandese, questo casco dal design avveniristico promette di rivoluzionare la corsa a cronometro.

Aspetto “curioso” e legami con la Storia
A prima vista, Aerohead II sembra uscito da un film di fantascienza (o di altro genere, ma questa è una battuta cattiva) con la sua lunga “testa di cuneo”. Anche la coda rastremata che si allarga per aderire perfettamente alle spalle dei ciclisti è degna di nota.
Ogni dettaglio è stato studiato per massimizzare l’aerodinamica quando il corridore è in posizione, mentre una visiera trasparente avvolgente assicura una visibilità ottimale, migliorando notevolmente quella del modello originale.
Aerohead II non è solo un concept innovativo, ma affonda le sue radici nella storia del ciclismo. Nel 1986, Giro creò il primo Aerohead per Greg LeMond, lo ricordate?

Il ciclista statunitense vinse il Tour de France del 1989 indossando quel casco rivoluzionario, battendo il suo più vicino avversario di soli otto secondi. Quel successo trasformò l’Aerohead in un modello di produzione commerciale, gettando le basi per questa nuova iterazione ultramoderna. Il resto è storia, ed oggi la Storia si ripete (in forma
Testato e approvato dai migliori ciclisti professionisti
Dopo un’intensa fase di test durante l’inverno, l’Aerohead II ha finalmente fatto il suo debutto ufficiale il 4 marzo nella cronometro d’apertura della Tirreno-Adriatico, la prestigiosa corsa a tappe italiana. Che reazioni hanno registrato i ciclisti?
I corridori erano un po’ perplessi all’inizio per il design estremo, ma dopo qualche test e vedendo i vantaggi in termini di aerodinamica, sono stati rapidamente convinti.
Mathieu Heijboer, responsabile delle prestazioni del Team Visma/Lease a Bike

Conclusione
Che si tratti di una rivoluzione o di una semplice curiosità, l’Aerohead II ha già lasciato un’impronta indelebile nel mondo del ciclismo professionistico. Con il suo design estremo e la promessa di prestazioni aerodinamiche impareggiabili, questo casco si è guadagnato l’attenzione di ciclisti professionisti e appassionati. Sebbene il suo aspetto bizzarro possa sembrare eccessivo, se l’Aerohead II riuscirà a regalare anche solo una frazione di secondo di vantaggio, potrebbe fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta nelle corse contro il tempo.
Il futuro del ciclismo si sta evolvendo rapidamente, e l’Aerohead II potrebbe essere solo l’inizio di una nuova era di innovazioni aerodinamiche spinte all’estremo.