Quando moda e tecnologia spaziale si incontrano, il risultato non può che essere straordinario. Ne è la prova la nuova borsa Air Swipe di Coperni, frutto della collaborazione tra la casa di moda parigina e il Professor Ioannis Michaloudis.
Qual è il suo segreto? Un’anima in aerogel di silice della NASA, il nanomateriale ultraleggero e resistente che ha permesso di creare un accessorio composto al 99% di aria e all’1% di vetro.
Una nuvola tra le mani
A prima vista, la borsa Air Swipe sembra uscita da un sogno: ha un aspetto direi “nebbioso”, come se delle nuvole fossero state intrappolate al suo interno.
La sua leggerezza è sorprendente, tanto che i suoi utilizzatori dovranno maneggiarla con cura. L’1% di vetro potrebbe non resistere a movimenti troppo bruschi: ragion per cui dubito che questa borsa sia fatta per le chiavi, o per la marea di oggetti che mia moglie passa metà della sua vita a cercare invano.
Dalla polvere di cometa alle passerelle
Cosa rende l’aerogel di silice così speciale? Questo nanomateriale, sviluppato dalla NASA, è stato utilizzato nella missione Stardust del 1999 per catturare la polvere di cometa, grazie alla sua capacità di resistere a temperature estreme fino a 1.200 gradi Celsius e a una pressione di 4000 volte il suo peso.
Da qui a Coperni il passo è breve. La casa di moda parigina ha giocato con questa idea trasformando l’aerogel in una borsa impalpabile, che è l’oggetto più grande mai realizzato con questa tecnologia spaziale.
La borsa più leggera della Storia
Sapete quanto pesa Air Swipe? Ve lo dico subito. 33 grammi. Un accessorio così leggero da un materiale con una carriera così rispettabile… Viene quasi da chiedersi “perché questa svolta così frivola”?
In realtà c’è della borsa in questa Scienza, come direbbero gli amici dei meme. La NASA ha esplorato diversi modi per trasformarlo, come il rinforzo con polimeri per renderlo meno fragile o la creazione di aerogel interamente a base di polimeri per ottenere blocchi più resistenti e flessibili.
Ora, con questo pizzico di vetro, Coperni ci porta un pezzo di tecnologia spaziale sulla Terra, rendendo accessibile a tutti un materiale finora conosciuto solo dagli addetti ai lavori. Fluttuare si, ma con classe.