Se vi dicessi che potete esplorare mondi fantastici, librarvi tra le nuvole o sfrecciare in pista mentre state comodamente seduti? Forse Honda ha trovato un modo di impiegare il suo Uni-One, una sorta di sediolona elettronica pensata per portare le persone con disabilità in posizione quasi eretta. Abbinato a un visore VR, fanno sapere alla multinazionale giapponese, Uni-One promette un’esperienza di realtà estesa (XR) senza precedenti.

Ma cosa si intende esattamente per “realtà estesa”?
La realtà estesa, o extended reality (XR), è un termine che comprende tutte le tecnologie immersive che uniscono ambienti reali e virtuali, inclusa la realtà aumentata (AR), la realtà virtuale (VR) e la realtà mista (MR). Queste tecnologie permettono agli utenti di interagire con ambienti generati al computer, arricchendo l’esperienza del mondo fisico o immergendoli completamente in un mondo virtuale.
La mobilità personale incontra la realtà virtuale
Il concetto alla base dell’Uni-One di Honda è semplice: una sedia che vi porta fisicamente da un punto A a un punto B senza sforzo, in posizione quasi eretta e mantenendo le mani libere. Un buon sussidio ai portatori di disabilità? Chissà. Forse.
Abbinato alla realtà estesa, però, diventa un dispositivo di mobilità personale che trasforma ogni spostamento in un’esperienza di gioco.


L’esperienza in realtà estesa di Honda
Per il suo debutto americano nel corso del festival multimediale SXSW (South by Southwest) ad Austin, in Texas, Honda non si è limitata a presentare il suo veicolo elettrico. Ha creato un’esperienza immersiva che sfida virtualmente le leggi della fisica, permettendo agli utenti di “volare” nel cielo o di “scivolare” su percorsi da brivido, il tutto dalla “sicurezza” di una sedia motorizzata.
La promessa è quella di offrire un’avventura digitale così reale da farvi dimenticare di essere in uno spazio fisico ristretto.
Tecnologia e divertimento: il matrimonio perfetto
Che riesca o no nel suo intento (e io non ne sono certo), Uni-One non è solo un esercizio di stile tecnologico; è un invito a riconsiderare il concetto di movimento. Con una velocità massima di 6 km/h e un’autonomia che promette fino a 8 km con una sola carica, non sostituirà certo la vostra auto, ma potrebbe farvi considerare il pendolarismo a piedi come parte del vostro tran tran quotidiano, soprattutto quando l’alternativa è camminare dopo una lunga giornata di lavoro.
Ad ogni modo, restando all’impiego “ludico”, Honda immagina un futuro in cui l’esperienza di realtà estesa mobile sarà disponibile in spazi aperti e chiusi, da parchi tematici a centri commerciali, offrendo un nuovo tipo di intrattenimento che combina esercizio fisico, esplorazione virtuale e, naturalmente, una buona dose di stupore.
Se questo significa meno tempo passato in fila per un’attrazione e più tempo trascorso a “volare” virtualmente, beh, chi siamo noi per lamentarci? Penso anche a percorsi guidati, interattivi ed immersivi attraverso Un museo, mentre si viaggia tra i quadri veri il paesaggio può trasformarsi e mostrare i luoghi d’origine dei pittori. Che ne dite di viaggiare tra i quadri di Van Gogh? Qualcosa che surclassa le mostre attuali.
Realtà estesa, in sintesi
In attesa che il futuro della mobilità personale e dell’intrattenimento in realtà estesa diventi accessibile a tutti, posso solo immaginare quali altre sorprese Honda abbia in serbo.
Se l’Uni-One è un’indicazione del loro impegno a spingere i limiti della tecnologia e del divertimento, correggendo il tiro nelle prossime uscite il futuro sembra decisamente emozionante. La prossima volta che vi trovate a camminare da qualche parte, pensate a quanto sarebbe stato più divertente farlo seduti.