Il ronzio dei macchinari si mescola al flusso invisibile di dati che viaggiano nell’aria. In una fabbrica del futuro, non molto lontana da noi, la banda ultralarga sta silenziosamente rivoluzionando il modo in cui le macchine comunicano.
Con l’incredibile (fino a poco tempo fa) velocità di trasmissione di 938 Gb/s, questa tecnologia sta infrangendo barriere che fino a ieri sembravano insormontabili. E si avvia nel prossimo futuro a liberarci dai vincoli dei cavi, nell’industria e nelle nostre case, cambiando il volto delle nostre città e il modo in cui interagiamo con il mondo digitale.
Uno scatto bruciante nelle comunicazioni
Quando mi sono imbattuto per la prima volta in questi dati, devo ammettere che ho dovuto rileggerli più volte. 938 gigabit al secondo. È una cifra che fa girare la testa, soprattutto se pensiamo che stiamo parlando di trasmissione wireless. Per metterlo in prospettiva, è come se potessimo scaricare l’intera biblioteca Vaticana1 in pochi battiti di ciglia. Ma ciò che rende questa tecnologia ancora più sorprendente è che è 9000 volte più veloce del 5G che conosciamo oggi.
L’Institute of Communications and Connected Systems (ICCS) ha spinto i confini di ciò che pensavamo fosse possibile. Questa non è una semplice evoluzione: è una vera e propria rivoluzione nel campo delle telecomunicazioni.
Cosa significa tutto questo, in termini pratici?
La banda ultralarga nella vita quotidiana
Immaginate di poter scaricare un film in 4K in meno di un secondo, o di partecipare a una videoconferenza in realtà virtuale senza il minimo lag. La banda ultralarga promette di eliminare la frustrazione delle connessioni lente e instabili, rendendo la nostra esperienza digitale fluida come non mai.
Nelle fabbriche, questa tecnologia potrebbe significare la fine dei grovigli di cavi che spesso intralciano la produzione. Come ha sottolineato uno dei ricercatori:
Può essere utilizzata in scenari dove il cablaggio ottico sarebbe difficoltoso, come in una fabbrica con disposizioni complesse di apparecchiature.
Questo non solo semplifica l’infrastruttura, ma apre anche la porta a nuove possibilità di automazione e controllo in tempo reale.

Il cuore della tecnologia a banda ultralarga
Al centro di questa innovazione ci sono le onde terahertz. Queste onde ad alta frequenza sono la chiave per raggiungere velocità di trasmissione così elevate. I ricercatori dell’ICCS hanno combinato tecniche elettroniche e fotoniche per generare e trasmettere questi segnali, superando le limitazioni delle tecnologie precedenti.
La ricerca, pubblicata sul Journal of Lightwave Technology con il titolo “938 Gb/s, 5–150 GHz ultra-wideband transmission over the air using combined electronic and photonic-assisted signal generation” è un passo avanti significativo nel campo delle comunicazioni wireless.
Implicazioni per il futuro
Non posso fare a meno di pensare a come questa tecnologia potrebbe trasformare le nostre città. E ipotizzo “sistemi circolatori di dati”, reti urbane completamente wireless, dove ogni dispositivo, dal semaforo al contatore dell’acqua, possa comunicare istantaneamente. Le possibilità sono infinite: dalla gestione del traffico in tempo reale alla distribuzione ottimizzata dell’energia.
Ovviamente, ed è sempre bene dirlo, non è tutto oro quello che luccica. “Con grandi velocità vengono anche grandi responsabilità”. La sicurezza dei dati e la privacy diventeranno questioni ancora più cruciali: come società, dovremo affrontare nuove sfide etiche e normative per garantire che questa potente tecnologia venga utilizzata in modo responsabile.
Un ponte verso il futuro
Ci stiamo decisamente muovendo verso un’era in cui la connettività istantanea e ubiqua sarà data per scontata: la banda ultralarga sarà un catalizzatore per un cambiamento più ampio nella società.
E salta all’occhio la velocità stessa di questi cambiamenti: il 5G sta ancora muovendo i suoi primi passi e la banda ultralarga sta già correndo verso l’orizzonte, 9000 volte più veloce. È un promemoria che nel mondo della tecnologia, il futuro arriva sempre più rapidamente di quanto pensiamo. E questa volta, sta arrivando a 938 Gb/s.
- La Biblioteca Apostolica Vaticana è una delle più grandi e importanti biblioteche del mondo. Contiene un vasto patrimonio di testi antichi e moderni, tra cui circa 1.600.000 volumi a stampa antichi e moderni, 9000 incunaboli, di cui 65 in pergamena, 150.000 codici manoscritti e carte di archivio e molti altri oggetti. ↩︎