Quante volte avete fantasticato di poter incontrare i grandi maestri del passato? Di sedervi accanto a Leonardo mentre dipinge (o inventa la radio in anticipo. Spoiler: è fantasia), o di chiacchierare con Einstein davanti a una lavagna? Oggi, per gli aspiranti scrittori, questo sogno impossibile diventa quasi realtà. Agatha Christie, la regina indiscussa del giallo, torna dall’aldilà (metaforicamente parlando) per insegnarci i suoi segreti.
Merito di un progetto che fonde tecnologia all’avanguardia e rispetto filologico. BBC Maestro ha realizzato l’impossibile: far rivivere la scrittrice più venduta di tutti i tempi attraverso l’intelligenza artificiale, permettendole di condividere la sua saggezza con le nuove generazioni in uno speciale corso online di scrittura creativa. Un esperimento che solleva domande profonde sulla memoria, l’eredità culturale e il futuro dell’apprendimento.
Cosa è BBC Maestro
BBC Maestro è una piattaforma educativa online lanciata nel 2020 che offre corsi tenuti da esperti di fama mondiale nelle loro discipline. La piattaforma collabora con la BBC per produrre corsi video di alta qualità in ambiti che spaziano dalla scrittura creativa alla cucina, dalla recitazione alla produzione musicale.
Ogni corso è strutturato in video-lezioni dettagliate, accompagnate da materiale didattico scaricabile. L’obiettivo è democratizzare l’accesso all’eccellenza, permettendo a chiunque di imparare dai migliori nelle loro discipline. Finora, la piattaforma ha ospitato corsi tenuti da personalità come Alan Moore, Hans Zimmer e Marco Pierre White.
Con il corso di Agatha Christie, BBC Maestro compie un salto tecnologico e concettuale. La piattaforma non si limita più a offrire lezioni tenute da maestri viventi, ma inizia a esplorare le possibilità di preservare e trasmettere il sapere di figure leggendarie del passato, creando un ponte tra generazioni che sembrava impossibile fino a pochi anni fa.

Un team di cento professionisti
Il progetto dietro la resurrezione digitale di Agatha Christie non è stato certo un affare rapido. Due anni di lavoro intenso, quasi 100 piccoli indian… Ehm, professionisti coinvolti tra accademici, tecnici e artisti. L’attrice Vivien Keene è stata selezionata dopo un processo di casting estenuante: 18 mesi di audizioni, 150 candidate valutate. La sua performance fisica fornisce la base su cui l’intelligenza artificiale opera la sua “magia”, trasformando aspetto e voce per ricrearne la somiglianza con la celebre scrittrice.
La vera differenza di questo progetto risiede nel rigore con cui è stato realizzato. Non è una semplice imitazione o una caricatura tecnologica, ma una ricostruzione basata esclusivamente sui materiali autentici della Christie, cui hanno partecipato i suoi stessi eredi. Vi spiego meglio.
Non stiamo parlando di un esperimento isolato. La tecnologia che resuscita personaggi storici sta diventando sempre più sofisticata. Già Marilyn Monroe, Vincent Van Gogh, Salvador Dalí ed altri sono stati ricreati digitalmente in vari progetti, ma c’è qualcosa di particolarmente suggestivo in questo progetto. L’idea di riportare in vita non solo l’immagine di un artista, ma anche il suo pensiero, la sua metodologia, il suo approccio creativo.
Agatha Christie AI: etica e autenticità
Come detto, quello che distingue questo progetto da tanti altri tentativi di clonazione digitale è la meticolosa attenzione agli aspetti etici e all’autenticità del risultato. La famiglia di Agatha Christie è stata coinvolta completamente nel processo creativo, garantendo che tutto fosse realizzato nel rispetto dell’eredità dell’autrice.
Un team di accademici esperti e studiosi dell’opera della scrittrice ha analizzato con cura i suoi manoscritti, le lettere e le interviste per estrarne le opinioni sulla scrittura. Nulla è stato inventato o estrapolato arbitrariamente. Ogni frase pronunciata dal simulacro digitale proviene direttamente dalle parole della scrittrice.
Possiamo dire che questo approccio è un modello interessante per il futuro delle applicazioni AI in ambito culturale? In un’epoca di deepfake e manipolazioni digitali, diventa fondamentale stabilire standard etici rigorosi, specialmente quando si tratta di ricreare persone realmente esistite.
Ogni decisione (dalla scelta dell’attrice alla tecnologia vocale fino alle sfumature visive) sembra essere stata guidata dall’integrità. Questo livello di considerazione si allinea con un’aspettativa crescente dei consumatori: se la tecnologia deve replicare i morti, è meglio che sia significativa, etica e profondamente elaborata.
Quali saranno i prossimi “resuscitati”? Chi vivrà, è proprio il caso di dirlo, vedrà.