Health Canada ha concesso un’autorizzazione condizionata all’immissione in commercio per QALSODY™ (tofersen in iniezione), segnando una pietra miliare nel trattamento della sclerosi laterale amiotrofica (SLA).
La prima terapia mirata a una causa genetica della SLA
QALSODY rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la SLA, essendo la prima terapia approvata specificamente progettata per affrontare una causa genetica di questa devastante malattia neurodegenerativa. Il farmaco è indicato per adulti con SLA che presentano una mutazione nel gene della superossido dismutasi 1 (SOD1).
La SOD1-SLA è una forma ultra-rara della sclerosi laterale amiotrofica, che colpisce circa il 2% delle persone con SLA. A differenza dei trattamenti esistenti che si concentrano principalmente sulla gestione dei sintomi, QALSODY interviene direttamente sulla causa della malattia, prendendo di mira le proteine SOD1 responsabili della degenerazione dei motoneuroni.
“Questa approvazione segna un significativo avanzamento nel nostro approccio alla SLA”, ha dichiarato la Dott.ssa Angela Genge, ricercatrice degli studi clinici su QALSODY e direttrice del Centro di Eccellenza per la Ricerca e la Cura della SLA presso l’Università McGill.
“QALSODY è la prima terapia a colpire direttamente la causa principale della SOD1-SLA, affrontando le proteine mal ripiegate responsabili della malattia.”
Come funziona QALSODY
QALSODY (tofersen) è un oligonucleotide antisenso (ASO) progettato per legarsi all’mRNA del gene SOD1, consentendone la degradazione tramite l’enzima RNasi-H. Questo processo riduce la sintesi della proteina SOD1 mutata, che nelle persone con SOD1-SLA causa la degenerazione dei motoneuroni, con conseguente debolezza muscolare progressiva, perdita di funzionalità e, infine, morte.
In altre parole? Immagina che nel tuo corpo ci sia una fabbrica (il gene SOD1) che produce normalmente un detersivo (proteina SOD1) per pulire. Se la fabbrica ha un’istruzione sbagliata (mutazione), invece del detersivo produce una colla tossica che intasa i tubi (neuroni), facendoti perdere forza nei muscoli.
Qalsody funziona così:
- È come un correttore automatico che si attacca all’istruzione difettosa (mRNA del gene SOD1);
- Chiama uno spazzino (enzima RNasi-H) che distrugge l’istruzione sbagliata;
- Così la fabbrica smette di produrre la colla tossica.
Risultato:
- Meno colla = i tubi si intasano più lentamente;
- La debolezza muscolare e i problemi respiratori rallentano.
Si usa con iniezioni nella schiena ogni due settimane all’inizio, poi una volta al mese. Non è una cura definitiva, ma aiuta a guadagnare tempo.
Esempio:
Se il tuo cellulare ha un app che lo rallenta (proteina tossica), Qalsody è come disinstallare quell’app prima che blocchi tutto.
Dati clinici a supporto dell’approvazione
L’autorizzazione di Health Canada si basa sui risultati dello studio di Fase 3 VALOR, un trial randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo, che ha coinvolto 108 pazienti di età compresa tra 23 e 78 anni con debolezza attribuibile alla SLA e una mutazione SOD1 confermata.
Sebbene lo studio non abbia raggiunto l’endpoint primario del miglioramento nella scala di valutazione funzionale ALSFRS-R dopo 28 settimane, i dati hanno mostrato risultati promettenti su importanti biomarcatori:
- Riduzione del 38% della proteina SOD1 nel liquido cerebrospinale nei pazienti con progressione più rapida della malattia
- Riduzione del 67% dei livelli di catena leggera dei neurofilamenti (NfL) nel plasma, un biomarcatore di neurodegenerazione, nei pazienti con progressione più rapida
L’estensione in aperto (OLE) dello studio VALOR ha inoltre suggerito che i pazienti che hanno iniziato il trattamento con tofersen prima hanno mostrato un rallentamento del declino funzionale rispetto a quelli che sono passati dal placebo al farmaco dopo 28 settimane.

L’importanza di questa approvazione
“Questo annuncio rappresenta un momento cruciale per la comunità SLA e porta rinnovata speranza alle persone che vivono con SOD1-SLA”, ha affermato Tammy Moore, Amministratore Delegato della ALS Society of Canada.
“Evidenzia i continui progressi nella ricerca, offrendo un approccio nuovo e promettente per migliorare la vita con questa diagnosi che altera l’esistenza.”
L’approvazione condizionata si basa sulla riduzione della catena leggera dei neurofilamenti (NfL) nel plasma, riconosciuta come un marker di neurodegenerazione nella SOD1-SLA. La conferma definitiva dell’efficacia clinica dipenderà dai risultati di ulteriori studi, tra cui il rapporto clinico finale dell’estensione in aperto e i risultati dello studio ATLAS di Fase 3 attualmente in corso.
Sicurezza e tollerabilità
Come per ogni nuovo trattamento, esistono potenziali effetti collaterali. Gli eventi avversi più comuni associati a QALSODY negli studi clinici erano principalmente correlati alla procedura di puntura lombare. Alcuni pazienti hanno manifestato pleocitosi del liquido cerebrospinale (aumento delle cellule nel liquor).
In studi di “mondo reale” condotti in Germania, sono stati osservati anche casi di reazioni autoimmuni, come mielite e meningite, suggerendo la necessità di un attento monitoraggio durante il trattamento.
Lo studio ATLAS e il futuro della ricerca sulla SLA
Attualmente, come detto, QALSODY è oggetto di un ulteriore studio di Fase 3 denominato ATLAS, progettato per valutare se il farmaco possa ritardare l’insorgenza clinica della malattia quando somministrato a individui presintomatici con una mutazione genetica SOD1 e evidenze di attività della malattia attraverso biomarcatori.
Questo approccio preventivo potrebbe cambiare totalmente il paradigma nel trattamento delle malattie neurodegenerative, intervenendo prima della comparsa dei sintomi clinici.
Un impegno continuo nella ricerca sulla SLA
QALSODY è il risultato di oltre un decennio di ricerca sulla SLA. Biogen, l’azienda che ha sviluppato il farmaco in collaborazione con Ionis Pharmaceuticals, continua a investire nella ricerca anche di altre forme di SLA.
“Siamo entusiasti di poter offrire QALSODY come trattamento per le persone che vivono con SOD1-SLA, una forma rara di questa devastante malattia”, ha dichiarato Eric Tse, Direttore Generale di Biogen Canada.
“Questa approvazione non solo segna una pietra miliare nella ricerca sulla SLA, ma evidenzia anche il nostro continuo impegno per far progredire le opzioni terapeutiche per le malattie rare e aiutare le popolazioni di pazienti con elevate esigenze mediche non soddisfatte.”
Conclusioni
L’approvazione di QALSODY in Canada è un passo avanti importante nel campo della medicina di precisione per le malattie neurodegenerative. Sebbene interessi una piccola percentuale di pazienti con SLA, questo approccio mirato potrebbe aprire la strada a terapie simili per altre forme genetiche della malattia.
Andiamo avanti.
Altre info:
- Fasi 1 e 2 del trial
- Neurological Sciences, “Tofersen for SOD1 amyotrophic lateral sclerosis: a systematic review and meta-analysis“, maggio 2025