Cosa succederebbe se potessimo guardare attraverso il velo del tempo e vedere tutti i possibili futuri contemporaneamente? Microsoft ha trasformato questa domanda in ingegneria con l’AI quantistica del chip Majorana 1.
Combinando qubit topologici ultra-stabili con algoritmi di machine learning avanzati, questa tecnologia può simulare scenari complessi esplorando miliardi di variabili in parallelo. Non si tratta più di semplici previsioni, ma di vere e proprie simulazioni predittive che potrebbero anticipare tutto: dalle reazioni molecolari ai crolli finanziari. Una macchina del tempo digitale.
AI quantistica: quando i qubit diventano oracoli
Il segreto dietro questa rivoluzione predittiva sta nella natura stessa dei qubit topologici. A differenza dei bit tradizionali che possono essere solo 0 o 1, i qubit sfruttano la sovrapposizione quantistica per esistere in entrambi gli stati simultaneamente. Giancarlo Sudano, senior technical architect di Microsoft Italia, spiega come questa caratteristica permetta di “aumentare esponenzialmente la quantità di informazioni che possono essere processate in parallelo”.
E quando l’AI quantistica incontra il machine learning, accade qualcosa di straordinario. Gli algoritmi di intelligenza artificiale non si limitano più ad analizzare pattern del passato: possono esplorare simultaneamente milioni di scenari futuri, valutando tutte le possibili combinazioni di variabili in tempo reale. È come se avessimo costruito una sfera di cristallo che invece di mostrare un futuro, ne calcola migliaia contemporaneamente.
Una ricerca del 2023 pubblicata su Nature Reviews Physics conferma che il Machine Learning Quantistico si concentra sull’ottimizzazione di problemi complessi, sfruttando i vantaggi computazionali offerti dai computer quantistici per affrontare classificazioni, regressioni e ricerca di pattern impossibili per i sistemi tradizionali.
Majorana 1: il chip che legge il domani
Il chip Majorana 1 rappresenta il primo processore quantistico basato su qubit topologici al mondo. Il nome non vi sarà nuovo, spero. È dedicato al fisico italiano Ettore Majorana, che nel 1938 teorizzò l’esistenza di particelle che sono simultaneamente le proprie antiparticelle. Ed è un omaggio azzeccato, perché questo processore risolve uno dei problemi più spinosi del quantum computing: l’instabilità dei qubit.

Andrea Benedetti, senior cloud solution architect di Microsoft Italia, chiarisce il concetto:
“Quando due o più qubit si intrecciano secondo il principio dell’entanglement, lo stato di un qubit non può essere descritto indipendentemente dallo stato dell’altro, anche se sono separati da grandi distanze”.
Questa correlazione quantistica è ciò che permette all’AI quantistica di simulare scenari complessi con una precisione inimmaginabile.
I qubit topologici di Majorana 1 utilizzano fermioni di Majorana (sapete cosa sono?) per formare unità di informazione intrinsecamente più resistenti al rumore e alle interferenze. Questa stabilità permette al sistema quantistico di mantenere la coerenza necessaria per eseguire simulazioni predittive complesse senza perdere informazioni cruciali.
Simulazioni predittive: cosa vede l’AI quantistica nel futuro?
Le applicazioni pratiche dell’AI quantistica vanno ben oltre le previsioni meteorologiche. Immaginate di poter simulare il comportamento di una nuova molecola farmaceutica esplorando simultaneamente tutte le possibili interazioni con proteine target, o di prevedere l’evoluzione di mercati finanziari analizzando miliardi di variabili interconnesse.
Novo Nordisk ha appena investito 80 milioni di euro in Magne, il computer quantistico più avanzato di Microsoft e Atom Computing, proprio per questo motivo. La capacità di simulare interazioni molecolari complesse in tempo reale potrebbe accelerare la scoperta di nuovi farmaci da diversi decenni a pochi mesi.
L’idea centrale è che i qubit, grazie alle loro proprietà, possano elaborare e immagazzinare informazioni in modo esponenzialmente più efficiente rispetto ai bit classici. Un approccio innovativo prevede l’uso di reti neurali quantistiche, progettate per risolvere problemi che richiedono una capacità computazionale superiore.
Il settore energetico rappresenta un altro campo di applicazione cruciale. Le simulazioni quantistiche potrebbero ottimizzare la gestione delle reti intelligenti, prevedere i fabbisogni energetici con precisione millimetrica e accelerare lo sviluppo di materiali per batterie più efficienti.
La corsa geopolitica all’AI quantistica
Non si tratta solo di una sfida tecnologica, ma di una vera e propria corsa geopolitica. Come sottolinea Treccani, un computer quantistico robusto potrebbe decifrare in pochi istanti i moderni sistemi di crittografia, ponendo gravi minacce alla sicurezza informatica globale.
La Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) ha già coinvolto Microsoft nel programma Underexplored Systems for Utility-Scale Quantum Computing, che mira a realizzare il primo computer quantistico tollerante ai guasti su scala industriale. L’obiettivo è creare un sistema il cui valore computazionale superi i suoi costi.
Il 2025 è stato dichiarato dall’ONU l’Anno Internazionale della Scienza e Tecnologia Quantistica, nel centenario della meccanica quantistica. Microsoft sarà partner leader di questa iniziativa globale insieme alla American Physical Society, per celebrare 100 anni di innovazione quantistica e preparare il terreno per la prossima ondata di scoperte.
Tuttavia, non mancano le controversie scientifiche. Come riporta ANSA, la rivista Nature ha osservato che la pubblicazione su Majorana 1 è stata accolta con scetticismo da parte della comunità scientifica. Alcuni ricercatori sostengono che i test utilizzati per analizzare il chip risultano imperfetti.
Nonostante le perplessità, comunque, gli investimenti nel quantum computing continuano a crescere. Secondo le previsioni CIO, il 55% dei dirigenti e il 44% dei venture capitalist globali considerano il calcolo quantistico una delle prime tre tecnologie per impatto nel 2025.
L’AI quantistica promette di addestrare modelli di intelligenza artificiale in giorni anziché mesi, creando un circolo virtuoso dove quantum e AI si potenziano reciprocamente. Ve lo raccontavo in questo articolo: siamo alle porte di una trasformazione che potrebbe ridefinire il concetto stesso di predizione.
Microsoft non sta solo costruendo computer quantistici nei propri laboratori: sta creando l’infrastruttura per un futuro dove l’AI quantistica diventerà il nuovo standard per comprendere e anticipare la complessità del mondo reale.
La sfera di cristallo digitale, amici miei, non è più una fantasia.