Quando un Boeing 737 da 100 tonnellate atterra a 200 km/h senza carrello, serve un miracolo. O un marshmallow gigante. Gli scienziati cinesi della China Building Materials Academy hanno creato un cemento che sembra solido ma si sbriciola dolcemente sotto gli aerei, assorbendo l’energia cinetica come un cuscino gigante.
Questo materiale ultraleggero, soprannominato “marshmallow concrete”, pesa solo 200 kg per metro cubo contro i 2000 del cemento normale. La sua porosità dell’80% lo rende perfetto per fermare aeromobili in emergenza senza causare esplosioni. Non ridete, e soprattutto non iniziate a dire che è una cosa assurda: questa tecnologia è già operativa in 14 aeroporti cinesi.
Come funziona il marshmallow concrete
Il team guidato da Fang Jun ha sviluppato una formula che sfida la logica del cemento tradizionale. Mentre il cemento normale diventa più resistente con il tempo, il marshmallow concrete è progettato per essere deliberatamente debole. La sua resistenza deve rimanere in un range preciso tra 0,30 e 0,35 megapascal. Troppo forte e non si romperebbe abbastanza per assorbire l’energia; troppo debole e collasserebbe prima di rallentare l’aereo. È un equilibrio delicato che richiede la precisione di un orologio svizzero.
Fang Jun descrive il processo di produzione come “soffiare bolle nella miscela di cemento”. Queste bolle non sono casuali: vengono stabilizzate da un agente schiumogeno a base di colofonia maleata, che forma una sorta di “armatura” molecolare attorno a ogni bolla. Il risultato è un materiale che appare solido ma contiene oltre l’80% di aria, creando una struttura ad alveare pronta a collassare in modo controllato.
La vera innovazione, comunque, sta nel sistema di regolazione della resistenza a due stadi. Questo meccanismo permette al materiale di compensare l’usura causata dall’esposizione ambientale nel tempo, mantenendo le sue proprietà ottimali anche dopo anni di contatto con gli agenti atmosferici.
I test condotti mostrano variazioni delle proprietà inferiori al 3%, ben al di sotto del limite di tolleranza del 10%.
Marshmallow concrete vs barriere tradizionali
Le aree di sicurezza alla fine delle piste (RESA) esistono da decenni, ma le soluzioni tradizionali presentano gravi limitazioni. Le pozze d’acqua gelano d’inverno e attirano animali; il terreno è sensibile all’umidità e alle variazioni termiche; la sabbia e la ghiaia offrono una resistenza imprevedibile. Il marshmallow concrete elimina questi problemi offrendo prestazioni costanti in qualsiasi condizione climatica.
L’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO) richiede che le RESA si estendano per almeno 90 metri oltre la fine della pista. Il marshmallow concrete può essere installato in queste zone creando una barriera morbida che si comporta come un gigantesco ammortizzatore per aeromobili fino a 100 tonnellate di peso.
Il confronto con i sistemi internazionali è impietoso. Molte proposte tecniche utilizzano cemento sulfoalluminato di calcio, che indurisce rapidamente ma costa molto e tende a polverizzarsi nel tempo. Il team cinese ha optato per una formula più economica usando cemento ordinario, rendendola accessibile anche agli aeroporti più piccoli. Come riportato da CGTN, questo approccio potrebbe trasformare la sicurezza aeroportuale globale.

Test in condizioni estreme con marshmallow concrete
L’aeroporto di Nyingchi, nella regione autonoma dello Xizang (Tibet), è stato scelto come campo di prova per le sue condizioni climatiche estreme. Situato a oltre 3.000 metri di altitudine, con escursioni termiche brutali e alta radiazione UV, rappresenta una sfida perfetta per testare la durabilità del marshmallow concrete. I dati raccolti in un anno mostrano variazioni delle proprietà del materiale di appena il 3%, molto al di sotto del limite di tolleranza del 10%.
Il processo è essenzialmente quello di soffiare bolle nella miscela di cemento. Queste bolle sono cruciali per creare la texture morbida e frantumabile necessaria per assorbire lo slancio di un aereo
L’implementazione in 14 aeroporti cinesi ha dimostrato la versatilità del sistema. Ogni installazione è stata calibrata per le specifiche condizioni locali, dimostrando come il marshmallow concrete possa adattarsi a diverse configurazioni aeroportuali. La tecnologia ha superato anche i test di compatibilità con sistemi di drenaggio e illuminazione esistenti.
Il futuro del cemento “morbido” negli aeroporti
La ricerca, pubblicata su Science and Technology Daily, ha già ricevuto il secondo premio per l’innovazione dalla China Building Materials Federation. Ma l’impatto potrebbe essere globale. Dopo la tragedia del volo Jeju Air 7C 2216, dove 179 persone hanno perso la vita schiantandosi contro una barriera di cemento, l’attenzione internazionale verso sistemi di arresto più sicuri è cresciuta in modo esponenziale.
Il marshmallow concrete potrebbe diventare lo standard per tutti gli aeroporti del mondo. La sua combinazione di basso costo, durabilità ambientale e prestazioni salvavita lo rende una soluzione attraente tanto per i grandi hub internazionali quanto per gli aeroporti regionali. Come vi raccontavo per altri materiali innovativi, l’industria edile sta vivendo una trasformazione che potrebbe salvare migliaia di vite.
Con aeromobili sempre più grandi e traffico aereo in costante crescita, ogni secondo guadagnato durante un atterraggio di emergenza può fare la differenza tra vita e morte. E un cemento che si “scioglie” quando serve potrebbe essere esattamente quello che stavamo aspettando.