Vi piazzate sotto l’aria condizionata e finite per tossire o starnutire? Non è sempre un raffreddore. I filtri dell’aria condizionata sporchi stanno facendo ammalare milioni di persone: è il risultato di ricerche scientifiche che analizzano un fenomeno sempre più diffuso.
Il suo nome è “sindrome dell’edificio malato”: batteri come la Legionella, funghi come l’Aspergillus e persino virus si moltiplicano nei condizionatori trascurati, trasformando gli ambienti climatizzati in trappole per la salute. Uno studio dell’Università di Leicester dimostra che chi lavora in uffici con aria condizionata ha una funzionalità polmonare ridotta e si ammala più spesso.
Filtri aria diventano laboratori di batteri
Primrose Freestone, microbiologa clinica dell’Università di Leicester, ha documentato come i sistemi di condizionamento dell’aria mal mantenuti diventano incubatori di patogeni. I suoi studi mostrano una realtà allarmante: quando un condizionatore non funziona correttamente, può rilasciare allergeni, sostanze chimiche e microrganismi nell’aria che normalmente dovrebbe filtrare.
I filtri dell’aria diventano veri e propri ricettacoli per organismi pericolosi. La Legionella pneumophila trova nell’umidità dei condizionatori l’habitat ideale per proliferare. Questo batterio si annida nelle vasche di condensa e nei filtri umidi, diffondendosi attraverso minuscole gocce d’acqua che vengono inalate profondamente nei polmoni. La malattia del legionario che ne deriva è una forma grave di polmonite che spesso richiede il ricovero ospedaliero.
Ma la Legionella non è l’unico inquilino indesiderato. Staphylococcus e Streptococcus pneumoniae si annidano nei filtri sporchi dell’aria condizionata e vengono rilasciati nell’ambiente quando i dispositivi entrano in funzione. L’Aspergillus, un fungo particolarmente problematico negli ospedali, cresce nelle aree ricche d’acqua dei sistemi di ventilazione.
Studio shock su 400 persone
Una ricerca del 2023 condotta in India ha confrontato 200 adulti sani che lavoravano almeno 6-8 ore al giorno in uffici climatizzati con 200 adulti che non utilizzavano aria condizionata. I risultati sono preoccupanti: il gruppo esposto all’aria condizionata ha manifestato più sintomi della sindrome dell’edificio malato nel corso di due anni, con una prevalenza particolarmente alta di allergie.
I test clinici hanno mostrato che le persone esposte all’aria condizionata avevano una funzionalità polmonare compromessa e si assentavano dal lavoro più spesso rispetto al gruppo di controllo. Altri studi hanno confermato che i lavoratori in uffici climatizzati hanno una prevalenza maggiore della sindrome dell’edificio malato.
La “sindrome dell’edificio malato” comprende sintomi come mal di testa, vertigini, congestione nasale, tosse persistente, irritazioni cutanee, difficoltà di concentrazione e stanchezza. Come spiega Pagine Mediche, questi disturbi tendono a peggiorare quanto più tempo si trascorre in un edificio e si alleviano dopo averlo lasciato.
Virus viaggiano attraverso i filtri
Non sono solo batteri e funghi a preoccupare. Un caso documentato in un asilo cinese ha rivelato che 20 bambini sono stati infettati dal norovirus attraverso il sistema di aria condizionata. Il virus si era diffuso nell’aria partendo dall’unità di condizionamento di un bagno della classe. Casi simili di norovirus trasmesso per via aerea attraverso sistemi di climatizzazione sono stati segnalati in altre occasioni.
Ma c’è anche una buona notizia: gli stessi condizionatori, se mantenuti correttamente, possono aiutare a fermare la diffusione di virus. La ricerca dimostra che unità climatizzate regolarmente manutenute e sanificate possono ridurre i livelli circolanti di virus comuni, incluso il teiatemente noto COVID-19.
Il problema dell’umidità gioca un ruolo cruciale. I condizionatori riducono l’umidità dell’aria per raffreddarla, ma quando l’aria diventa troppo secca, le mucose di naso e gola si disidratano. Questo indebolisce la capacità naturale di filtrare e neutralizzare batteri e funghi, lasciandoci più vulnerabili alle infezioni profonde dei seni paranasali.

Filtri aria, la soluzione è semplice
Ironicamente, la prevenzione è più semplice di quanto si pensi. Cambiare o pulire regolarmente i filtri dell’aria condizionata è fondamentale per prevenire infezioni anche gravi come la legionella. I filtri non sono altro che pannelli che trattengono polvere e microrganismi potenzialmente dannosi.
La manutenzione degli impianti di climatizzazione è un’operazione fondamentale non solo dal punto di vista tecnico, ma anche per la salubrità dell’aria che respiriamo
Una manutenzione adeguata prevede la pulizia mensile dei filtri durante i periodi di utilizzo intensivo, la sanificazione periodica delle condotte e il controllo dei parametri ambientali. I filtri sporchi non solo compromettono la salute, ma riducono anche l’efficienza del condizionatore, aumentando i consumi energetici.
La qualità dell’aria interna è fondamentale considerando che trascorriamo circa il 90% del nostro tempo in ambienti chiusi. Come abbiamo visto in passato, esistono soluzioni innovative per il raffreddamento degli edifici, ma i condizionatori tradizionali restano la scelta più diffusa.
La scoperta della dottoressa Freestone ci ricorda che il fresco dell’estate ha un prezzo nascosto. Ma con la giusta manutenzione, possiamo trasformare i nostri condizionatori da potenziali minacce in alleati per la salute. Perché respirare aria pulita non dovrebbe mai essere un lusso, nemmeno quando fa caldo.